Secondo l’emittente televisiva al Naba l’attacco è stato opera dello Stato islamico. La Commissione elettorale Hnec è tra la poche istituzioni credibili in Libia e nel 2012 e 2014 ha organizzato le prime due elezioni legislative
della redazione
Roma, 2 maggio 2018, Nena News – Almeno sette persone sono rimaste uccise oggi in attacchi, in parte suicidi, compiuti da un gruppo di uomini armati contro la sede dell’Alta Commissione elettorale libica a Ghut Al Shal, a Tripoli. Tra le vittime si contano tre membri dello staff della Commissione e quattro uomini delle forze di sicurezza”. Al bilancio vanno aggiunti i due attentatori suicidi che si sono fatti saltare in aria nell’ufficio e un terzo kamikaze ucciso dagli uomini della sicurezza libica prima che potesse farsi esplodere. L’attacco è ancora in corso. L’edificio è stato circondato e non si è ancora capito se tutti i membri della commissione elettorale siano riusciti a fuggire.
Secondo l’emittente televisiva al Naba, vicina alle milizie islamiche e ai Fratelli musulmani libici, l’attacco è stato opera dello Stato islamico. La Commissione elettorale Hnec è tra la poche istituzioni credibili in Libia e nel 2012 e 2014 ha organizzato le prime due elezioni legislative.
L’attacco avviene mentre il governo libico è in una fase di acuto deficit finanziari. Tripoli nei giorni scorsi ha chiesto ad alcuni Paesi africani di restituire i prestiti ottenuti dall’ex leader libico Muammar Gheddafi, assassinato dai ribelli nel 2011. I fondi ammonterebbero a circa 67 miliardi di dollari, tra prestiti concessi e partecipazione a società africane e nei Paesi arabi, tra i quali Tanzania, Zambia, Sudafrica, Costa d’Avorio, Niger, Uganda, Senegal e Burkina Faso.
La richiesta di restituzione nascerebbe dalla necessità di compensare il calo delle risorse libiche dal 2011, in conseguenza della ridotta produzione di petrolio e del basso livello delle esportazioni. I Paesi debitori replicano che dal 2011 le società a partecipazione libica sono state liquidate oppure nazionalizzate, rendendo quasi impossibile il recupero dei fondi rivendicati da Tripoli. Nena News