L’ex presidente israeliano è sedato e intubato dopo l’emorragia cerebrale avuta ieri pomeriggio
della redazione
Gerusalemme, 14 settembre 2016, Nena News – L’ex presidente e tra le personalità politiche israeliane più note nel mondo Shimon Peres ha superato la notte ma resta molto grave dopo l’emorragia cerebrale avuta ieri pomeriggio. Le sue condizioni saranno rivalutate in giornata dai medici del centro Sheba di Tel Aviv. Al momento Peres resta sedato per concedere il massimo riposo al cervello e consentirgli di riprendersi. Il quotidiano Haaretz riferisce che questa mattina il suo stato generale sarebbe “lievemente migliorato”.
Di origini polacche, Shimon Peres è cresciuto all’ombra del fondatore di Israele David Ben Gurion. Ha ricoperto la carica di capo dello Stato dal 2007 al 2014. Fino al 2005 è stato uno dei massimi dirigenti del partito laburista (che lasciò per entrare nel partito Kadima di Ariel Sharon) e considerato, soprattutto anche all’estero, una “colomba” favorevole al dialogo con palestinesi e arabi. E’ questo un profilo parziale, che stride con le politiche attuate in diverse occasioni da Peres, da ministro e da premier, favorevoli all’uso della forza e addirittura a sostegno della costruzione delle prime colonie ebraiche nei Territori palestinesi occupati.
Da ricordare anche il ruolo di primo piano che Peres ha svolto nella realizzazione del programma nucleare israeliano, orientato soprattutto nella direzione militare (Israele secondo gli espetti possiede segretamente tra 100 e 200 testate atomiche).
Il suo nome è strettamente legato agli Accordi di Oslo del 1993, di cui fu un architetto assieme al premier Yitzhak Rabin (assassinato da un estremista ebreo nel 1995) e al leader palestinese Yasser Arafat, che gli valsero il conferimento del Premio Nobel per la Pace nel 1994. L’emorragia cerebrale lo ha colpito ieri proprio nel 23esimo anniversario della firma di quelle intese alla Casa Bianca. Nena News