L’ex presidente egiziano è deceduto stamane all’età di 91 anni. Per trent’anni alla guida dell’Egitto, è stato deposto dal movimento di protesta popolare di Piazza Tahrir nel febbraio 2011. Arrestato e incriminato con numerosi capi d’accusa, è stato rilasciato nel 2017
della redazione
Roma, 25 febbraio 2020, Nena News – L’ex presidente egiziano Hosni Mubarak è morto stamane all’età di 91 anni nell’ospedale militare di Galaa, al Cairo. La notizia era ormai nell’aria da qualche giorno: ultimamente suo figlio Alaa aveva più volte raccontato di come le condizioni di salute di suo padre stessero peggiorando a seguito di un’operazione chirurgica. Proprio lo stesso Alaa ha confermato qualche ora fa la morte del padre su Twitter.
Mubarak era salito al potere nel 1981 dopo l’assassinio del suo predecessore Anwar Sadat. Ha governato il Paese per 30 anni in modo assolutistico e clientelare. L’11 febbraio 2011 è stato deposto con le proteste di massa di Piazza Tahrir. Arrestato e sotto processo con numerosi capi d’accusa, ha trascorso gran parte del suo tempo in custodia tra differenti ospedali.
Complice un clima politico a dir poco indulgente nei suoi confronti con il golpe del 2013 del generale al-Sisi, è stato rilasciato nel 2017 per fare ritorno nella sua villa ad Heliopolis. Nel marzo 2017, infatti, è stato prosciolto dall’accusa di aver ucciso i manifestanti nelle proteste del 2011 che hanno portato alla sua deposizione.
Le autorità giudiziarie motivarono allora il suo rilascio con il fatto che aveva già trascorso tre anni di detenzione per una condanna per corruzione. Solo nella breve presidenza dell’islamista Morsi, deposto poi dal colpo militare di al-Sisi, Mubarak ha fatto ritorno nell’ospedale militare di Tora.
In un comunicato, la presidenza egiziana ha definito Mubarak “un leader militare e un eroe di guerra” e ha offerto alla sua famiglia le condoglianze. Parole al miele anche da parte delle forze armate: “E’ uno dei nostri figli ed è un comandante di guerra”.
Ben diverso è il giudizio di milioni di egiziani che ben ricordano il suo modo di governare dittatoriale e clientelare. Vicino in politica estera agli Stati Uniti (da cui l’Egitto ha ottenuto milioni in aiuti militari), ha mantenuto buone relazioni con Israele. Non sorprende che tra le prime reazioni ufficiali internazionali c’è proprio quella del premier israeliano Netanyahu. “A nome dei cittadini e del governo d’Israele, vorrei esprimere il mio profondo dolore per la dipartita del presidente Hosni Mumbarak – ha detto Netanyahu in una nota – Il presidente Mubarak, un mio caro amico, ha guidato il suo popolo alla pace e alla sicurezza, alla pace con Israele”. Nena News