Domani alle 18 alla Casa Internazionale delle Donne “Cultura è Libertà” presenta nove corti di giovani registe palestinesi, un progetto prodotto da Shashat Women Film Festival, in collaborazione con la Cooperazione Italiana allo Sviluppo
della redazione
Roma, 16 marzo 2016, Nena News – Nove donne, nove cineprese, nove corti: domani Roma ospiterà una delle tante forme di resistenza messe in piedi dal popolo palestinese. L’arte, il cinema. In collaborazione con la Cooperazione Italiana allo Sviluppo e le associazioni Orlando e Cultura è Libertà, la Casa Internazionale delle Donne sarà il palcoscenico per nove brevi film girati da giovani registe palestinesi nell’ambito del progetto “Shashat Women Film Festival”.
Tutte giovanissime, dai 19 ai 30 anni, ma con esperienza alle spalle e voglia di crescere, usano la pellicola per svelare la realtà della Palestina e del suo popolo, con linguaggi diversi che spaziano dall’ironia all’amarezza, dalla speranza all’immaginazione. Raccontano la realtà delle donne, sottoposte alla brutalità dell’occupazione israeliana e ai lacci di una società ancora patriarcale.
Laila Abbas racconta con ironia il boicottaggio dei prodotti israeliani; Taghreed al-Azza il sogno di diventare ballerina; Raya Orouq le nuova vita che si cela dietro un anello da sposa; Omaima Hamouri la testa fra le nuvole della giovane Reem. E ancora, Dima Abou Ghoush mostra come la piccola Farah vincerà la paura del buio; Wafa Nassar come confrontarsi con la violenza esterna; Salam Kanaan come far sbocciare un amore sui social network. Fadya Salah al-Deen narra i conflitti tra genitori e figli e Ghada Terawi quello tra palestinesi e israeliani: cosa accadrebbe se l’occupazione cessasse oggi?
Nello stesso giorno nelle sale della Casa Internazionale delle Donne, si svolgerà anche la mostra “Le forme della libertà”, otto quadri di calligrafia araba e miniatura persiana a cura di Nilufar Reza e Giulia Giorgi. L’ingresso è gratuito. Nena News