Il leader del Carroccio trascorrerà tre giorni nello Stato ebraico dove, tra gli altri, vedrà il ministro per la sicurezza interna Gilad Erdan e uno dei capi della destra estrema, Avigdor Lieberman. Nessun incontro con gli “arabi”
della redazione
Gerusalemme, 29 marzo 2016, Nena News – Prima di un possibile faccia a faccia con Donald Trump, Matteo Salvini arriva oggi in Israele dove per tre giorni studierà «i modelli di sicurezza». È il primo viaggio del leader della Lega in Israele.
Già qualche mese fa Salvini intendeva visitare lo Stato ebraico ma fu bloccato, stando alle indiscrezioni che circolarono in quella occasione, dalle perplessità di dirigenti israeliani e di esponenti della comunità ebraica italiana a proposito dei legami che il capo del Carroccio mantiene in Europa con partiti e organizzazioni di estrema destra.
A Gerusalemme Salvini visiterà il Memoriale dell’Olocausto (Yad Vashem). Poi andrà al confine con Gaza per “osservare” il funzionamento del valico di Kerem Shalom l’unico dal quale transitano le merci e i materiali diretti nella Striscia sotto blocco israeliano dal 2006. Alla Knesset avrà colloqui con il vice speaker Nachman Shai e il presidente della commissione esteri e difesa Tzachi Hanegbi.
Gli incontri politicamente più significativi saranno con il ministro della sicurezza interna Gilad Erdan, il vice ministro per la cooperazione regionale, Ayoub Kara e il leader del partito ultranazionalista “Yisrael Beitenu”, Avigdor Liberman, con il quale non avrà difficoltà a trovare posizioni comuni.
Vedrà inoltre il Custode francescano di Terra Santa, Pierbattista Pizzaballa e il Nunzio apostolico monsignor Lazzarotto.
Se si esclude il colloquio con il vice ministro Ayoub Kara (un druso) non è previsto alcun incontro con palestinesi in Israele (20% della popolazione) e dei Territori occupati. Nena News
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