Oggi la nostra redazione compie nove anni, trascorsi trattando costantemente i temi dei conflitti sociali e delle lotte del lavoro in Africa e Medio Oriente, vittime di repressioni di Stato e neoliberismo selvaggio. Ma le mobilitazioni non cessano. Buon primo maggio a tutti!
della redazioneRoma, 1 maggio 2019, Nena News – Politiche neoliberiste, impoverimento, interventi selvaggi del Fondo Monetario Internazionale, mobilitazioni e crolli di regimi storici: l’ultimo anno tra Africa e Medio Oriente è stato caratterizzato da cambiamenti inattesi e radicamento di politiche antiche.
La nostra redazione ha provato a raccontarli, come fa da nove anni. Il primo maggio 2010 è nata Nena News, fondata dal direttore Michele Giorgio e da allora arricchita dal lavoro di tanti collaboratori e collaboratrici. Tra i temi che maggiormente ci caratterizzano c’è proprio quello del lavoro e dei conflitti sociali interni ai paesi mediorientali e africani, nell’idea che siano proprio questi conflitti a determinare le principali trasformazioni in seno ai popoli.
Gli ultimi anni hanno visto un radicamento delle politiche neoliberiste, spesso imposte dall’esterno attraverso i pesanti e condizionanti prestiti del Fmi: dall’Egitto al Marocco, dall’Algeria alla Tunisia, l’intervento economico internazionale ha impoverito le popolazioni, ampliato il gap tra ricchi e poveri, provocato tagli dei sussidi alle classi basse e marginalizzato le zone rurali a favore delle grandi città.
Una realtà che, se da una parte ha pericolosamente deteriorato le condizioni di vita di enormi fette di popolazione, dall’altra è stato il punto di partenza di mobilitazioni popolari e proteste di piazza. E’ successo in Algeria, è successo in Sudan dove le piazze, testarde e coraggiose, hanno portato alla cacciata di due dittatori al potere dal secolo scorso, Bouteflika e Bashir. Ora quelle mobilitazioni sono chiamate a resistere per impedire che la transizione non sia dettata dai vertici militari dei rispettivi paesi e dai “clan” che li hanno tradizionalmente governati e deprivati di risorse e ridistribuzione della ricchezza.
Continueremo a raccontare ognuna di queste realtà, le loro contraddizioni interne, i successi e le sconfitte sperando così di collaborare in minima parte alla diffusione dell’informazione alternativa, alla trasformazione dei rapporti di potere e alla lotta alle disuguaglianze strutturali che uniscono lavoratori e poveri di ogni parte del mondo.
Un piccolo assaggio dei temi trattati nel corso dell’ultimo anno:
28 gennaio 2019 – Trump ferma i progetti di USaid, migliaia di palestinesi senza cibo e lavoro
6 dicembre 2018 – BURKINA FASO. I bambini minatori e i profitti svizzeri
4 dicembre 2018 – In Giordania e Libano lavoratori rifugiati senza tutele
23 novembre 2018 – L’Fmi ordina i tagli, Tunisi obbedisce: è sciopero di massa
7 novembre 2018 – TERRITORI OCCUPATI. Le pensioni dei palestinesi, lavoratori contro l’Anp
21 settembre 2018 – TURCHIA. Il Teknofest nasconde lo sciopero dei lavoratori
21 agosto 2018 – In Egitto lo stipendio serve solo a pagarsi il lavoro
16 luglio 2018 – L’Iraq in piazza chiede lavoro e servizi