Nel suo ultimo viaggio in Medio Oriente, il Segretario di Stato Usa attacca il movimento palestinese per il Boicottaggio di Israele definendolo un “cancro”. Il movimento: “Loro promuovono il suprematismo, noi combattiamo ogni forma di razzismo”
della redazione
Roma, 20 novembre 2020, Nena News – Tra i regali del Segretario di Stato Usa Mike Pompeo a Israele nella sua ultima missione diplomatica in Medio Oriente, c’è stata la promessa di “considerare come antisemita” la campagna globale Bds (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni d’Israele). “Vogliamo unirci a tutte le altre nazioni che ritengono questo movimento un cancro”, ha detto ieri nel suo secondo giorno di visita in Israele.
Le parole di Pompeo non sono sorprendenti perché si inseriscono in una realtà statunitense già ampiamente ostile alla campagna Bds lanciata dalla società civile palestinese nel 2005 sul modello di quella sudafricana contro l’apartheid: due proposte sono state già redatte (l’Israel anti-Boycott Act e il Combacting Bds Act) e 27 stati hanno già introdotto a livello locale leggi che penalizzano le organizzazioni, imprese e individui che aderiscono al movimento di boicottaggio o che rifiutano di fare affari con aziende israeliane con sede nelle colonie in Cisgiordania.
Concretamente le dichiarazioni del Segretario Usa provano a zittire con il pretesto di essere antisemiti gruppi pro-palestinesi come Students for Justice in Palestine, Jewish Voice for Peace (JVP), Code Pink, US Palestinian Community Network (USPCN); US Campaign for Palestinian Rights (USCPR); the International Solidarity Movement (ISM) e tanti altri da anni impegnati non solo a difesa dei diritti del popolo palestinese, ma contro ogni forma di razzismo e suprematismo bianco.
“Questo è l’ultimo sussulto di un regime morente”, ha detto Hatem Abudayyeh, il presidente di USPCN. “Credo che la questione principale sia per noi la criminalizzazione e la delegittimazione del nostro movimento” ha aggiunto, sottolineando come la criminalizzazione probabilmente ostacolerà l’attivismo dei militanti pro-Palestina nei campus universitari.
Duro è anche il comunicato del Bnc, il Comitato nazionale palestinese del Bds: “È ironico come l’amministrazione Trump continui a normalizzare la supremazia bianca e l’antisemitismo negli Usa e nel mondo mentre bolla il Bds e i suoi milioni di sostenitori come antisemiti. Il Bds ha categoricamente rigettato ogni forma di razzismo, compreso quello anti-ebraico». Del resto a partecipare alla campagna sono anche personalità e intellettuali ebrei e le decine di associazioni ebraiche nel mondo.
Contro Pompeo anche Amnesty: “Il suo attacco viola la libertà di espressione ed è un regalo a chi cerca di silenziare, intimidire e opprimere”. Nena News