178 bambini e bambine beduini riprenderanno domani le lezioni con due settimane di anticipo per impedire la distruzione della loro scuola che per i coloni israeliani di Kfar Adumim non avrebbe un’utilità sociale e va demolita
della redazione
Gerusalemme, 16 agosto 2016, Nena News – Saranno costretti a terminare in anticipo le vacanze e a tornare in classe già domani i quasi duecento scolari beduini che frequentano la Scuola di Gomme, situata nell’area nota come Khan al Ahmar, tra Gerusalemme Est e Gerico, quindi nella Cisgiordania palestinese occupata da Israele nel 1967. Si tratta di una scuola primaria che ospita 8 classi, la prima struttura per minori palestinesi realizzata in Area C, ossia il 60% della Cisgiordania su cui Israele mantiene una controllo pieno. L’intenzione dell’esecutivo israeliano è demolire la scuola e riallocare in tempi brevi gli alunni nel plesso di Al Jabal.
La Scuola di gomme è stata realizzata dalla Ong Vento di Terra nell’estate del 2009 ed è divenuta un simbolo del diritto all’istruzione. Si tratta di una struttura senza fondamenta, realizzata con pneumatici usati, progettata dallo studio Arcò di Milano.
“La scuola – scrive Vento di Terra in un comunicato -, il simbolo della tutela dei diritti della popolazione beduina in una area segnata da esponenziale espansione degli insediamenti israeliani, è dalla sua fondazione sotto ordine di demolizione. La Corte suprema israeliana si è espressa nel 2014 invitando le parti a trovare un accordo e ribadendo il valore sociale della struttura”.
“Oggi – sottolinea la Ong italiana – la scuola torna ad essere oggetto di un ordine di demolizione, da inquadrare nella politica israeliana in Area C, volta al trasferimento forzato delle comunità beduine. La scuola si trova nel “Corridoio E1”, dove il Governo israeliano intende completare il “Muro di separazione”, dividendo di fatto ciò che resta della Palestina in due tronconi”.
“Da un punto di vista legale – aggiunge Vento di Terra – la demolizione e ricostruzione della scuola di Khan Al Ahmar in luogo diverso costituirebbero una grave violazione del diritto internazionale umanitario. Ricordiamo la IV Convenzione di Ginevra, e in particolare gli art. 49 e art. 53 che vietano alla potenza occupante trasferimenti forzati della popolazione civile e demolizioni”.
Vento di Terra infine lancia un appello per la tutela del diritti umani fondamentali, e in particolare dei minori, e per la difesa della Scuola di gomme e del diritto delle comunità beduine a rimanere sulla propria terra. Vento di Terra sottolinea che presidierà la struttura, richiamando il senso e il valore di un modello educativo che ha permesso ai minori dell’area di esercitare il proprio diritto allo studio.
In occasione della riapertura della scuola, Vento di terra e la comunità beduina invitano a raggiungere a Khan al Ahmar giornalisti, diplomatici, operatori umanitari, rappresentanti dell’Ong e tutti coloro che sono interessati a difendere il diritto allo studio dei bambini che frequentano la Scuola di Gomme. Nena News