La nostra rubrica sul continente africano vi porta anche in Niger dove il presidente Bazoum ha accettato il dispiegamento sul suo territorio delle forze speciali francesi ed europee per rafforzare la sicurezza sui confini
di Federica Iezzi
Roma, 19 febbraio 2022, Nena News -
Malawi
Il Malawi ha dichiarato un focolaio di poliomielite, dopo che un bambino ha sviluppato la malattia con la variante selvaggia del virus, a Lilongwe nella capitale del Paese.
Il ceppo trovato nel bambino a Lilongwe è stato collegato ad un ceppo circolante in Pakistan, dove il virus rimane endemico, secondo quanto dichiarato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’ultimo caso di virus della polio selvaggia in Africa è stato identificato nel nord della Nigeria nel 2016. E il continente è stato dichiarato libero dalla poliomielite nell’agosto 2020. Dal 1988, i casi mondiali di virus sono diminuiti del 99%, da oltre 350.000 a soli cinque casi in Afghanistan e Pakistan l’anno scorso. Ma al momento la malattia rimane endemica in Pakistan e in Afghanistan.
E’ evidente come finché la polio selvaggia esiste in un qualsiasi angolo del mondo, tutti i Paesi rimangono a rischio di importazione del virus.
Intanto in Malawi sono già state messe in atto misure urgenti per prevenire la potenziale diffusione della malattia e il team di risposta rapida della Global Polio Eradication Initiative (GPEI) é già al lavoro.
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Mali
Le assordanti richieste di un’uscita francese dal Mali sono state finalmente ascoltate nell’Eliseo. Il presidente Emmanuel Macron ha annunciato il ritiro dell’esercito francese e della forza europea guidata da Parigi, nota come Takuba, dopo quasi un decennio di combattimenti contro l’aggravarsi della rivolta armata ribelle.
Dunque le basi militari nelle città di Gossi, Ménaka e Gao saranno chiuse entro quattro/sei mesi.
La Francia ha trasformato il suo intervento militare del 2013 in una complessa missione antiterrorismo chiamata Operazione Barkhane, che è diventata la più lunga operazione militare francese d’oltremare, dalla fine della guerra d’Algeria. Più di 5.000 soldati rimangono sparsi in Mali, Burkina Faso, Niger e Ciad. Sono stati accompagnati dalla missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite MINUSMA, dalla forza Takuba e dalla EU Training Mission (EUTM).
Nonostante la presenza di truppe organizzate, vari gruppi armati legati ad al-Qaeda si sono moltiplicati, sfruttando l’insoddisfazione locale e le carenze di sicurezza nelle aree sottogovernate del Sahel, per scatenare violenze in tutta la regione.
Così nelle strade del Paese è esplosa la frustrazione diffusa sia contro l’élite politica corrotta che contro la Francia, per non aver affrontato la crisi legata alla sicurezza. Il Mali ha deciso dunque di schierare mercenari del gruppo Wagner, legato alla Russia.
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Niger
Il presidente Mohamed Bazoum ha dichiarato che il Niger ha accettato il dispiegamento sul suo territorio delle forze speciali francesi ed europee per rafforzare la sicurezza sui confini. L’obiettivo é quello di combattere i gruppi armati che operano nella parte occidentale della regione africana del Sahel.
I commenti di Bazoum sono arrivati dopo che Francia e alleati europei hanno annunciato il ritiro delle truppe dal Mali. Si prevede che circa 2.400 soldati francesi che facevano parte delle forze dispiegate in Mali per combattere i gruppi legati ad al-Qaeda e circa 900 forze speciali della task force Takuba a guida francese, lasceranno il Mali nei prossimi mesi.
Il Niger, insieme a Mali e Burkina Faso, ha lottato duramente per contenere i gruppi armati che hanno ucciso centinaia di persone, che hanno creato milioni di sfollati interni e che hanno reso ingovernabili grosse aree di territorio nel Sahel. Nena News
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