Secondo appuntamento con lo speciale della nostra rubrica sul continente africano: oggi si va alla scoperta di un altro tesoro archeologico, il sito di Meroe, in Sudan
testo e foto di Federica Iezzi
Meroe (Sudan), 4 agosto 2018, Nena News – Il sito di Meroe è il cuore del regno di Kush, potenza nel mondo antico risalente all’VIII secolo a.C., le cui rovine si trovano sulla riva orientale del Nilo a circa sei chilometri a nord di Kabūshīyah, nell’attuale Sudan.
Inizialmente, residenza principale dei sovrani, dal III secolo a.C. fu il luogo della maggior parte delle sepolture reali. Il sito archeologico è composto da tre componenti separate: Meroe, la capitale, che comprende la città e il sito del cimitero, Musawwarat es-Sufra e Naqa, due insediamenti e centri religiosi associati.
Insieme comprendono una vasta gamma di forme architettoniche, tra cui piramidi, templi, palazzi e aree industriali che hanno modellato la scena politica, religiosa, sociale, artistica e tecnologica della Valle del Nilo. Gli scavi di Meroe, iniziati nel 1902, hanno rivelato strade e edifici di una città grande e popolosa.
Le strutture architettoniche, l’iconografia applicata e le prove di produzione e commercio, tra cui ceramiche e lavori in ferro, testimoniano la ricchezza e il potere dello Stato kushita e riflettono i contatti tra Africa subsahariana, Mediterraneo e Medio Oriente.
I resti architettonici dei tre componenti del sito illustrano la giustapposizione di elementi strutturali e decorativi dall’Egitto faraonico, alla Grecia, a Roma, rappresentando un significativo riferimento di scambio e diffusione precoce di stili e tecnologie. Nena News
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