Costruito dai portoghesi tra il 1593 e il 1596 per proteggere lo stesso porto di Mombasa, è uno degli esempi più notevoli e meglio conservati di fortificazioni militari portoghesi del XVI secolo. Nuovo appuntamento con lo speciale cultura della rubrica settimanale
di Federica Iezzi
Fort Jesus, Mombasa (Kenya) – Forte Jesus de Mombaça, costruito dai portoghesi tra il 1593 e il 1596 su progetto di Giovanni Battista Cairati, per proteggere lo stesso porto di Mombasa, è uno degli esempi più notevoli e meglio conservati di fortificazioni militari portoghesi del XVI secolo.
È uno dei tre forti portoghesi costruiti intorno alle coste africane, insieme a Mazagan, in Marocco, e al forte dell’isola di Mozambico, tutti inclusi nella lista del patrimonio mondiale UNESCO.
La costruzione, con le sue proporzioni, le sue mura imponenti e i cinque bastioni, riflette il periodo rinascimentale. La proprietà copre un’area di più di due ettari, comprendendo il fossato del forte e gli immediati dintorni. Porta la testimonianza fisica, nelle sue strutture e nelle sue trasformazioni successive, dello scambio di valori e influenze culturali tra i popoli del porto strategico di origine africana, araba, turca, persiana ed europea.
A causa delle diverse potenze che hanno controllato il forte negli anni, la sua architettura è stata influenzata non solo dai portoghesi, ma anche dalle potenze arabe e britanniche. L’influenza portoghese e britannica si evidenzia per esempio sull’artiglieria e sui cannoni trovati nel sito.
All’interno sono ancora presenti i resti dell’abitazione del capitano, passaggi di archi e scale, un deposito di munizioni, una piattaforma di armi, camere, una chiesa portoghese, un pozzo, una galleria in cui sono esposti frammenti di porcellana cinese e altri oggetti recuperati dai naufragi risalenti all’epoca portoghese.
Il forte si erge su uno sperone di corallo e racconta la storia di come i portoghesi governavano le rotte commerciali dell’Oceano Indiano. Racconta anche l’era del commercio degli schiavi e le storie di tortura, fame e malattie del popolo africano mentre aspettava il trasporto da Mombasa verso Arabia e Golfo Persico. Nena News
***
La terza puntata: Khami la capitale del grande Zimbabwe
La seconda puntata: Meroe, la città perduta
La prima puntata sul patrimonio africano: Laas Gaal, il neolitico in Somalia
Pingback: FOCUS ON AFRICA | federicaiezzi