della redazione
Gerusalemme, 26 novembre 2020, Nena News – E’ tornato in Cisgiordania Maher Al Akhras il prigioniero politico palestinese che all’inizio di novembre ha terminato uno sciopero della fame di 103 giorni contro la “detenzione amministrativa” – il carcere senza processo – in cui era stato posto a luglio dall’esercito israeliano. Al Akhras è stato dimesso oggi dall’ospedale Kaplan in Israele ed è rientrato a casa, nel villaggio di Silat al Daher, dove completerà la convalescenza.
Il lungo digiuno, che aveva portato Al Akhras, 49 anni, a sfiorare la morte, ha nuovamente attirato l’attenzione internazionale sulla “detenzione amministrativa” una sorta di custodia cautelare che le autorità militari israeliane possono rinnovare a tempo indeterminato senza presentare alcun atto d’accusa ufficiale, nessuna prova contro il prigioniero. Le condanne dell’Onu e dei centri per la difesa dei diritti umani non sono riuscite a convincere Tel Aviv a rinunciare a questa forma di repressione usata contro i palestinesi sotto occupazione militare. Migliaia di palestinesi hanno scontato periodi di detenzione amministrativa dal 1967. Al momento 350 prigionieri sono in carcere in Israele senza aver subito alcun processo.
“Mi sono assicurato la libertà intraprendendo un lungo e prolungato sciopero della fame”, ha detto Al Akhras uscendo dall’ospedale, “il mio digiuno ha dimostrato che il popolo palestinese deve lottare per i propri diritti e la libertà e che non può aspettare che qualcun altro metta fine alla nostra oppressione”.
Contro il palestinese era stato emesso ordine di detenzione amministrativa di quattro mesi perché sospettato di essere un membro del Jihad islamico. Accusa che Al Akhras ha sempre negato e che i servizi di sicurezza israeliani non hanno mai provato.
Il suo rilascio segue una sentenza del mese scorso dell’Alta Corte di giustizia – che in precedenza aveva respinto due ricorsi presentati dagli avvocati del prigioniero – secondo la quale se Al Akhras avesse posto fine allo sciopero della fame, la sua detenzione non sarebbe stata rinnovata alla sua scadenza a fine novembre. Nena News