Un morto e almeno sette feriti in tre esplosioni che hanno colpito l’Università del Cairo. Da mesi la situazione è tesissima nei campus universitari della capitale.
Roma, 2 aprile 2014, Nena News – In tarda mattinata tre bombe sono esplose all’Università del Cairo uccidendo almeno una persona e ferendone 7. Poco prima di mezzogiorno locali (le 11 in Italia) due esplosioni hanno colpito un posto di polizia fuori l’università. Un’ora dopo circa una terza bomba è esplosa nei pressi del cancello anteriore dell’università.
E’ stata la prima bomba ad uccidere il Brigadiere Generale Tarek el-Margawi e a ferire almeno 7 persone (tre ufficiali di polizia e 4 civili). Al momento non si registrano feriti nel secondo attacco. Secondo la televisione di stato le bombe sarebbero rudimentali e fatte in case. Nel momento in cui scriviamo non è stato ancora rivendicato l’attacco.
Secondo testimoni oculari la prima esplosione ha provocato anche il crollo di una parte dell’edificio. L’Università è stata evacuata e l’area è stata circondata dalla polizia. Il procuratore generale Hesham Barakat ha aperto un’inchiesta e ha chiesto che gli autori dell’attentato vengano identificati e portati davanti alla giustizia.
Le università sono diventate un luogo centrale nelle proteste in sostegno del deposto Presidente Mohammed Morsi. Gli scontri tra sostenitori della Fratellanza Musulmana e le forze di sicurezza sono frequenti sin dall’inizio del nuovo semestre iniziato con un ritardo di tre settimane per motivi di sicurezza. Due studenti sono morti negli scontri con la polizia questa settimana all’Università al-Azhar al Cairo. Il 20 marzo studenti di ingegneria avevano scioperato protestando contro la violenza nel campus del giorno precedente quando le forze di sicurezze si erano scontrate con studenti che sostengono Morsi. E sempre lo stesso giorno due bombe erano state disinnescate dagli artificieri nei pressi dell’Università del Cairo. La situazione all’interno del mondo studentesco egiziano, già tesissima dopo il colpo militare del 3 luglio, si è fatta incandescente dopo un decreto, approvato a febbraio, permette alle forze di sicurezza di entrare nei campus universitari e dà ai rettori il diritto di espellere gli studenti che protestano. Nena News