«Già presente in diversi paesi, tra cui Belgio, Norvegia e Spagna – continua la nota – dove partecipano oltre trecento soggetti, tra cui decine di amministrazioni locali, la campagna Splai promuove la solidarietà attiva con il popolo palestinese attraverso la creazione di una rete di spazi che si dichiarano liberi da ogni forma di discriminazione e si impegnano a non intrattenere rapporti con istituzioni e imprese complici delle sistematiche violazioni israeliane del diritto internazionale».
A indicare le ragioni di condivisione della campagna sono alcune delle realtà aderenti. Come il birrificio Birstrò di Roma, che fa riferimento alla questione idrica e al controllo dell’acqua in Cisgiordania da parte delle autorità israeliane: «Stare dentro la rete Splai è stata per noi una scelta naturale».
«La filosofia del nostro B&B è incentrata sull’accoglienza, sull’apertura e contro ogni forma di discriminazione», scrive il B&B sardo Domu e Luna.
La campagna rientra nelle attività del Bds, nato su chiamata della società civile palestinese e avversato dal governo israeliano che negli ultimi anni ha incrementato gli sforzi legislativi e di immagine per limitarne gli effetti. Alla base della chiamata sta il tentativo di rifarsi al boicottaggio che caratterizzò la lotta per la fine dell’apartheid in Sudafrica, tipologia di regime che palestinesi e sostenitori internazionale ravvedono nell’occupazione israeliana dei Territori e nel sisema legale interno allo Stato di Israele. Nena News