Dopo le 24 ore di sangue che hanno attraversato Gerusalemme est e Cisgiordania, con tre palestinesi e due soldati israeliani uccisi, Tel Aviv annuncia nuove colonie ma il premier è sotto pressione. Hamas dichiara una nuova giornata di protesta a Gaza, Abu Mazen da Ramallah accusa Israele. La corrispondenza di Michele Giorgio da Gerusalemme
AGGIORNAMENTI:
ore 20 – Ucciso un ragazzo di 18 anni, decine i feriti tra Gaza e Cisgiordania
Proteste ovunque oggi tra Cisgiordania e Gaza: il bilancio al momento è di decine di feriti e un giovane palestinese ucciso, il 18enne Mahmoud Yousef Nakhla, colpito dall’esercito israeliano nel campo profughi Jalazon, vicino Ramallah. E’ stato colpito da una pallottola all’addome. Almeno 57 i feriti in Cisgiordania e 75 a Gaza, alla Marcia del Ritorno, tra cui due giornalisti.
Alla repressione, durissima, israeliana si è affiancata quella dell’Autorità nazionale palestinese che per impedire un’escalation ha disperso manifestazioni contro l’occupazione a Nablus, Hebron e Tulkarem.
ore 14.30 – La polizia palestinese disperde una protesta a Hebron
La polizia dell’Autorità Nazionale Palestinese ha disperso oggi una protesta nella città di Hebron contro l’occupazione israeliana e la campagna di arresti della scorsa notte (sarebbero almeno cento i palestinesi arrestati, secondo la Palestinian Prisoners’ Society). I presenti raccontano che i poliziotti palestinesi hanno usato la forza, arrestando alcuni manifestanti e impedendo ai giornalisti di riprendere la scena. Proteste sono in corso anche a Ramallah, Nablus, Tulkarem e al-Bireh.
ore 12 – Ramallah chiusa dall’esercito. Spari su un’ambulanza palestinese
L’esercito israeliano ha imposto la totale chiusura della città di Ramallah e ha inviato rinforzi in tutta la Cisgiordania. Scontri sono scoppiati tra palestinesi e soldati nei dintorni di al-Bireh e del checkpoint di Beit El: al momento si parla di sei palestinesi feriti da proiettili veri e di gomma, quattro giovani sono stati arrestati.
Nella stessa zona i soldati israeliani hanno aperto il fuoco su un’ambulanza della Mezzaluna rossa palestinese diretta in ospedale con un ferito, costringendola a cambiare strada.
ore 11.20 – Soldato israeliano ferito da sassi nella colonia di Beit El
Questa mattina un soldato israeliano è stato ferito alla testa da una pietra nella colonia di Beit El, a nord di Ramallah. La pietra è stata lanciata da un giovane palestinese che era entrato nella colonia da una rete. Il militare è stato portato in ospedale, mentre l’esercito è alla ricerca del palestinese. Chiusa la strada tra Ramallah e Nablus con blocchi di cemento, di fatto interrompendo il movimento da sud a nord della Cisgiordania.
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della redazione
Gerusalemme, 14 dicembre 2018, Nena News – Alcuni parlano già di un’Intifada ma è prematuro per dire cosa accadrà in queste ore, dopo i fatti degli ultimi due giorni. La corrispondenza del nostro direttore Michele Giorgio da Gerusalemme, in attesa della preghiera del venerdì alla Spianata delle Moschee.
Nella notte le forze israeliane hanno arrestato decine di persone nei Territori Occupati, tra cui molti membri o sostenitori di Hamas e due parlamentari del movimento islamico. Secondo l’esercito israeliano, i detenuti sono 40, di cui 37 collegati ad Hamas, e che si aggiungono ai 56 arrestati ieri mattina. Nena News