In questi giorni in tutta Italia sono in corso iniziative per chiedere che le opere del grande poeta palestinese Mahmud Darwish, ormai introvabili nel nostro paese, possano tornare nelle librerie. Nena News oggi vi presenta “Una memoria per l’oblio”, unico romanzo scritto dal poeta.
di Cristina Micalusi
Roma, 14 marzo 2014, Nena News – “Tutte le lettere si sono sparpagliate via dalla mia memoria e dalle mia dita. Ho dimenticato l’alfabeto. Ricordo solo sei lettere: b e i r u t”.
In queste frasi tutta l’amara consapevolezza di “Una Memoria per l’Oblio”, l’unico romanzo di Mahmud Darwish, il più grande dei poeti palestinesi, uno dei piu’ grandi del mondo arabo. Questo libro rivive le esperienze personali dell’intellettuale palestinese e dimostra come il rapporto letteratura e politica possa assumere una dimensione umana e universale; secondo lo stesso pensiero di Darwish: “in situazione d’emergenza e di calamita umana, lo scrittore si mette alla ricerca di un ruolo morale da svolgere in altre forme di azione politica, un ruolo che rafforza la sua integrità letteraria”.
Non solo egli assolve questo ruolo morale in tutta la sua produzione poetica, ma lo fa anche in questo romanzo, che è un’autobiografia, dove non è l’infanzia a essere rievocata ma le vicende di quei profughi palestinesi scaraventati in una terra araba non sempre ospitale, in questo caso la capitale libanese; teatro della sanguinosa guerra civile che infuriò dal 1975 al 1990. Le memorie si riferiscono in particolare agli eventi dell’agosto 1982. “Ma perché si pretende che chi è stato gettato dai flutti dell’oblio sulla costa di Beirut sia un’eccezione alla regola della natura umana? Perché si reclama così tanto oblio?”
C’è tutta la Palestina in questo libro di memorie. Il suo popolo con tutta la sua tragicità. C’è la diaspora, le umiliazioni e ci sono le prigioni. Come sa bene Darwish stesso che è passato per le carceri israeliani dal 1961 al 1970. Ma l’esperienza della prigione è trattata in modo sarcastico in questo libro; come quando rimpiange la tazzina di caffè :”Un’amica, dopo che mi rilasciarono dalla prima prigionia, mi chiese: ‘Ti è andata bene?’ E io risposi: ‘No, perché non danno il caffè’.
Ed è attraverso l’odore di questa bevanda che si genera il rimpianto pungente, acuto dei luoghi perduti. A ricordare il peso dell’oblio, della memoria dimenticata.
Mahmud Darwish è nato ad al-Birweh, un villaggio della Galilea, in Palestina, nel 1942. Divenuto straniero in patria, in seguito alla nascita dello stato d’Israele, dopo aver subito più volte il carcere e gli arresti domiciliari, lascia definitivamente il paese nel 1970. A Beirut fonda la prestigiosa rivista letteraria al-Karmel, successivamente trasferita a Ramallah. Darwish viene considerato una delle voci più limpide della cultura e della storia palestinese. Muore nel 2008 in seguito ad un intervento chirurgico.
Titolo: Una Memoria per l’Oblio
Titolo originale: Dhakira li’ l-Nisan
Autore: Mahmud Darwish
Editore: Jouvence
Anno: 1987