Il pm indagava sulla violenza della polizia durante le manifestazioni di Gezi Park e seguiva l’inchiesta sull’uccisione di Berkin Elvan, il 15enne colpito alla testa da un candelotto lacrimogeno e morto dopo 9 mesi di coma. Resta alta la tensione nel Paese dopo l’ultima ondata di violenze. Il partito di Erdogan cala nei sondaggi.
della redazione
Roma, 2 aprile 2015, Nena News – Mehmet Selim Kiraz sequestrato a Istanbul da militanti del Dhkp-C e rimasto ucciso nell’assalto delle forze di sicurezza turche, il giorno prima di morire si era schierato contro l’insabbiamento delle indagini sulle gravi violenze compiute dalla polizia nei confronti dei manifestanti di Gezi Park nel 2013. Il magistrato inoltre da quattro mesi era titolare dell’inchiesta sulla morte di Berkin Elvan, il quindicenne colpito alla testa da un candelotto lacrimogeno nel giugno 2013 e morto dopo 9 mesi di coma.
Kiraz era riuscito ad ottenere i nomi di tre poliziotti presenti sul luogo del ferimento mortale di Berkin Elvan e i suoi sequestratori gli avevano chiesto di rivelare pubblicamente i nomi dei poliziotti-assassini. Nuovi elementi che allargano il ventaglio di ipotesi dietro il sequestro e gettano nuove ombre sull’assalto delle teste di cuoio in cui è rimasto ucciso il magistrato.
La polizia intanto ha lanciato una dura campagna repressiva contro attivisti e simpatizzanti dell’estrema sinistra. Almeno 32 gli arresti a Antalya, Eskisehir, Smirne. La polizia ha anche fatto irruzione nella facolta’ di giurisprudenza dell’universita’ di Istanbul, arrestando 26 giovani, dopo che era stata esposta su un muro la fotografia di uno dei due sequestratori del giudice.
Intanto resta alta la tensione nel Paese a due mesi dalle cruciali politiche del 7 giugno. Ieri mattina un uomo armato ha preso d’assalto una sede del partito Akp del presidente islamista Recep Tayyip Erdogan. L’uomo è stato arrestato. Poi, nel pomeriggio, è avvenuto un attacco alla questura di Vatan Sokak da parte di due persone armate. Una donna che pare indossasse un giubbotto esplosivo è stata uccisa. Il suo compagno è stato catturato poco dopo. Non ci sono per ora rivendicazioni.
L’instabilità potrebbe giocare a sfavore di Erdogan. Gli ultimi sondaggi danno il suo partito in forte calo, al 39/40%, contro il 50 delle politiche del 2011. La posta in gioco è molto alta. Erdogan chiede una forte maggioranza assoluta per cambiare la costituzione e dare una ulteriore svolta islamista alla politica e alla società. Nena News
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