La detonazione nel giardino del centro culturale Amara in cui si erano riunite circa 300 persone, tra cui decine di membri della Federazione delle Associazioni Socialiste della Gioventù attive nel sostenere gli abitanti di Kobane. Il bilancio delle vittime sale rapidamente
AGGIORNAMENTO ORE 14.30 – Mentre inizialmente si parlava della detonazione di una bomba a grappolo, secondo le prime testimonianze l’esplosione sarebbe stata causata da un attentatore suicida. Il ministro dell’Interno, in un comunicato, ha chiesto “a tutti di mostrare buonsenso nell’affrontare questo attacco terroristico diretto all’unità del paese”. AKP, CHP e il partito curdo HDP appena entrato in Parlamento hanno condannato l’attacco di oggi, che è avvenuto intorno alle 12 ora locale.
della redazione
Roma, 20 luglio 2015, Nena News - Starebbe salendo rapidamente, secondo le agenzia stampa turche e internazionali, il numero delle vittime dell’esplosione avvenuta questa mattina a Suruç, cittadina del sud-est della Turchia dirimpettaia della città curda-siriana di Kobane: 25 morti e oltre cento feriti, per un ordigno piazzato nel giardino del centro culturale Amara in cui si erano riunite circa 300 persone, tra cui decine di membri della Federazione delle Associazioni Socialiste della Gioventù (SGDF) attive nel sostenere gli abitanti di Kobane, liberi dall’Isis per la seconda volta nel giro di un anno.
Quella a cui stavano partecipavando i membri della Federazione, giunti ieri in gruppi da Istanbul e Ankara, voleva essere una giornata di solidarietà con la cittadina siriana oltreconfine: gli attivisti si preparavano infatti a raggiungere Kobane, dove fino al 26 luglio avrebbero partecipato a varie attività di ricostruzione della città, tra cui l’allestimento di un parco giochi, di una foresta memoriale e la distribuzione di rifornimenti sanitari alla popolazione stremata.
I primi report dei media turchi parlano di un attacco terroristico, anche se nessuno ha ancora rivendicato l’esplosione. Dalle ultime notizie diffuse dagli stessi media si teme un drammatico incremento del numero delle vittime, data l’alta concentrazione di persone in un piccolo centro e la carenza di strutture sanitarie nelle vicinanze. Nena News