Svelati i nomi dei candidati ufficiali alla presidenza: il capo di stato, probabilmente riconfermato, se la vedrà contro due sedicenti membri dell’opposizione. Ed è incognita sulle modalità di voto
della redazione
Roma, 5 maggio 2014, Nena News - Solo tre candidati su 24 sono stati giudicati idonei e sono ufficialmente in corsa per la presidenza della Siria. Ad annunciarlo è stata ieri la Suprema Corte Costituzionale, che ha svelato i nomi dei tre sfidanti: oltre allo scontato Bashar al-Assad, ci saranno Hassan bin Abdullah al-Nouri, 54enne uomo d’affari di Damasco e Maher Abdul-Hafiz al-Hajjar, 43 anni, candidato comunista di Aleppo. Premessa prevedibile per un’elezione, quella del prossimo tre giugno, che quasi sicuramente porterà la riconferma di Assad e che l’Occidente e i ribelli siriani hanno già bollato come farsa.
L’opposizione armata ha già gridato all’illegittimità del voto sostenendo che, seppure i due candidati siano definiti “dell’opposizione”, Al-Nouri ha ricoperto la carica di ministro senza portafoglio pochi mesi prima della morte di Hafez al-Assad e Maher Hajjar, un passato nel partito comunista e anch’egli parlamentare sotto gli Assad, tiene un bel ritratto di Bashar al-Assad nel suo ufficio.
A meno di un mese dalla data, poi, ci si chiede come, dove e quando sarà possibile votare. Con alcune aree ancora in mano ai ribelli dove ci si aspetta che non siano permesse le operazioni di voto, le zone riconquistate dall’esercito siriano sono invece a rischio attentati: per questo i servizi di sicurezza siriani avrebbero già consigliato a Hajjar di non farsi vedere troppo fuori casa. Il bollettino di guerra, poi, è tragico: negli scontri tra gruppi islamici rivali nelle provincie orientali, lungo il confine con l’Iraq, sono morte 62 persone negli ultimi quattro giorni, come ha annunciato ieri l’Osservatorio siriano per i Diritti umani. Migliaia di persone sono state costrette a lasciare le loro case nei villaggi della provincia di Deir el-Zor, mentre è ancora incerta la possibile evacuazione degli abitanti di Homs, assediata e giunta al terzo giorno di un fragile cessate-il-fuoco tra esercito governativo e ribelli. Nena News.