Monica Maurer si pone l’obiettivo di riconsegnare alla comunità palestinese un tassello di quell’archivio audio-visivo andato distrutto nell’invasione israeliana del 1982 e di mostrare il fermento sociale della società palestinese
di Sonia Grieco
Beirut, 10 maggio 2017, Nena News – Il recupero e la ricostruzione della storia della diaspora palestinese in Libano, segnata da lotte, conflitti, sofferenze, è al centro dell’incontro di oggi, giovedì 11 maggio, con la documentarista Monica Maurer al museo Dar el Nimer for Arts and Culture di Beirut.
L’autrice tedesca Maurer, che vive da decenni in Italia, presenterà il suo progetto ‘Shooting Revolution’, una testimonianza audio-visiva della “Rivoluzione palestinese” degli anni Settanta nel Paese dei cedri. Un lavoro ancora in corso, che si pone l’obiettivo di riconsegnare alla comunità palestinese un tassello di quell’archivio audio-visivo andato distrutto nell’invasione israeliana del 1982.
Ciò che fu salvato dalla distruzione salpò dal porto di Beirut assieme a Yasser Arafat e a circa 15mila guerriglieri dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), disperso e talvolta perso nelle rotte dell’esilio.
Tra il 1977 e il 1982, Monica Maurer era in Libano al seguito della Palestinian Film Unit, legata all’Olp. L’obiettivo della sua videocamera si concentrò sulle scuole, sugli ospedali, sulle fabbriche nei campi palestinesi, da Nahr-el-Bared (nord del Libano) a Rashidiye (sud del Libano), totalmente trasformati dalla guerra e dalla violenza.
Immagini che raccontano dello sforzo collettivo di un popolo di costruire le basi, democratiche e laiche, di un futuro Stato palestinese e, nell’intenzione dell’autrice, di rompere il cliché che relegava i palestinesi unicamente alla lotta armata, per mostrare il fermento sociale della società palestinese e il fondamentale ruolo delle donne.
In quegli anni Maurer ha prodotto sei film sulla diaspora palestinese in Libano, in collaborazione con il Palestinian Cinema Institution, e ha girato circa sessanta ore di pellicola da 16mm. Inoltre, conserva le bobine con il girato non utilizzato nel montaggio finale del film Tel al Zaatar, realizzato da Jean Chamoun, Mustafa Abu Ali e Pino Adriano, all’indomani del massacro avvenuto nel 1976. Nel suo studio di Roma sta digitalizzando tutto questo materiale per renderlo disponibile alle nuove generazioni.
Al Dar el Nimer sarà proiettato il trailer di Shooting Revolution e altri lavori di Monica Maurer, tra cui Life in the camps, Exodus, War of siege in ’82/destruction of infrastructure.
“Maggio è un mese legato alla memoria del popolo palestinese: è il mese della Nakba e anche un mese prima dell’invasione israeliana del 1982”, ha spiegato Rasha Salah, direttore esecutivo del museo. “Purtroppo è un periodo pieno di fantasmi nello spirito dei rifugiati palestinesi, e questo (l’incontro) è un modo per affermare che non dimenticheremo quanto accaduto. D’altro canto, l’incontro è parte del nostro progetto di dedicare il 2018 ai settanta anni trascorsi dalla Nakba”.