Ad ordinare l’evacuazione è stata la Corte Suprema. Il provvedimento segue lo sgombero, il mese scorso, dell’avamposto colonico di Amona, sempre nella Cisgiordania occupata
della redazione
Ramallah, 28 febbraio, 2017, Nena News – Poliziotti e agenti della guardia di frontiera stanno completando oggi nell’insediamento coloniale israeliano di Ofra, in Cisgiordania, lo sgombero di alcune famiglie di coloni, in vista da nove case costruite illegalmente su terre private palestinesi. Si tratta di un provvedimento esecutivo di una sentenza della Corte Suprema israeliana simile a quello che il mese scorso ha portato all’evacuazione dell’avamposto ebraico di Amona, anch’esso costruito su terreni di proprietà di palestinese.
I casi di Ofra ed Amona non sono rientrati all’interno della “Legge di Regolazione” approvata dalla Knesset che ha sanato e legalizzato nelle scorse settimane circa 4000 alloggi e decine di avamposti coloniali in Cisgiordania, sino a quel momento illegali anche per la legge israeliana.
Centinaia di abitanti di Ofra e di altre colonie israeliane, aiutati da decine di giovani estremisti di destra, stanno opponendo una resistenza sostanzialmente passiva all’azione dei poliziotti. Non si segnalano particolari atti di violenza ma in un edificio si sono barricati giovani del movimento dei coloni che si dicono determinati ad impedire le demolizioni. Molti manifestanti scandiscono “Nazisti, Nazisti”. A dare sostegno ai “resistenti” è giunto anche il rabbino Haim Druckman, ritenuto l’esponente più importante del movimento sionista religioso.
I coloni, insediati dai governi israeliani in territori palestinesi occupati militarmente contro quanto prevede a Convenzione di Ginevra, sostengono di essere soggetti a “violazione dei diritti umani” e ad azioni di “pulizia etnica”.
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