Schiavitù e lavoro forzato nei cantieri per i mondiali del 2022. Queste le accuse lanciate dalla Ong Sherpa al colosso francese Vinci che si è aggiudicato diversi appalti nell’emirato. La magistratura francese ha aperto un fascicolo
della redazione
Roma, 27 aprile 2015, Nena News – Un’indagine aperta da una procura francese ha riacceso i riflettori sulle durissime condizioni di lavoro, talvolta ai limiti della schiavitù, cui sono spesso sottoposti i migranti nei cantieri per la Coppa del Mondo 2022, in Qatar.
Questa volta, però, è un’azienda d’Oltralpe, il colosso industriale Vinci, a essere finita nel mirino della magistratura che ha aperto un fascicolo in seguito alla denuncia dell’organizzazione non governativa Sherpa. La Ong francese, che si occupa della tutela delle vittime di crimini economici, ha infatti accusato la Vinci, leader mondiale nel settore grandi opere, e la sua controllata qatariota QDVC di ricorrere al lavoro forzato nei propri cantieri. Le accuse, negate dall’azienda che ha querelato per diffamazione Sherpa, sono gravissime: “lavoro forzato, schiavitù e occultamento”.
Secondo la Ong, infatti, le compagnie hanno usato diverse forme di ricatto per sfruttare la manodopera dei migranti (originari soprattutto dello Sri Lanka, del Nepal e dell’India) impiegati nei cantieri, dove le condizioni di lavoro e di vita sarebbero “scandalose”, a fronte di un “misero salario”. Sherpa parla della confisca dei passaporti, delle minacce ai lavoratori che si lamentano o reclamano i propri diritti, o che vogliono semplicemente licenziarsi o cambiare occupazione.
Accuse che in parte sono confermate dalle stesse dichiarazione dell’amministratore delegato della Vinci, Xavier Huillard, rilasciate all’inizio del mese al quotidiano francese Le Figaro e riportate dal britannico Guardian: “Fin dall’inizio dell’anno abbiamo trattenuto i passaporti dei lavoratori”, ha detto Huillard, spiegando però che non c’è stata imposizione. “Ce li hanno dati di propria spontanea volontà, firmando un consenso nella propria lingua, per evitare il rischio che fossero rubati o andassero distrutti. Naturalmente, li potevano riavere in ogni momento”.
Sarà la magistratura a fare luce sulle modalità di questa pratica nei cantieri della Vinci, azienda con un giro d’affari di circa 40 miliardi di dollari e con 191mila dipendenti in tutto il mondo. Si è aggiudicata un certo numero di appalti i Qatar, in vista dei mondiali 2022, e tra questi appalti ci sono anche la costruzione della linea tramviaria e della metropolitana, sempre attraverso la QDVC.
Tanti soldi e un Paese che è già salito agli onori della cronaca per il trattamento dei migranti, impiegati in gran numero nell’edilizia. Da quando l’emirato della Penisola arabica si è aggiudicato i mondiali, la Fifa è finita sotto a lente delle organizzazioni per la difesa dei diritti umani, che hanno fatto pressioni affinché il Qatar assicurasse condizioni lavorative dignitose. Sono state annunciate leggi e riforme, ma è difficile parlare di una svolta nel trattamento della manodopera straniera.
Sherpa si è detta soddisfatta dell’apertura dell’indagine. Sul proprio sito ha spiegato che si tratta di schiavitù moderna, che riguarda categorie di lavoratori vulnerabili, come lo sono gli stranieri in Qatar, che pertanto sono costretti ad accettare di essere sfruttati poiché non hanno alta scelta.
L’indagine, iniziata due settimane fa, è in fase preliminare e ci vorranno mesi, ha spiegato il procuratore Catherine Denis. Se le prove lo consentiranno, sarà aperta un’inchiesta formale. Nena News
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