Secondo il giudice Ramallah è “indirettamente responsabile” per il loro omicidio. “Responsabilità indiretta” che non esiste quando a commettere i crimini sono israeliani.
della redazione
Roma, 7 ottobre 2014, Nena News - L’Autorità Nazionale Palestinese (Anp) è “indirettamente responsabile” per l’omicidio di tre coloni avvenuto nel 2001 in Cisgiordania da parte di alcuni uomini palestinesi e per questo dovrà risarcire la famiglia delle vittime. E’ la sentenza emessa il 22 settembre scorso da un tribunale di Gerusalemme, che ha stabilito che la colpa ricadrebbe su chi ha trasferito armi e soldi agli autori del delitto in quanto autorità statale preposta al controllo del proprio territorio.
Resta da stabilire la somma da risarcire alla famiglia dei tre coloni, ma il tribunale è stato chiaro: l’Anp “conosceva i potenziali rischi dell’utilizzo delle armi e quindi, avendo evitato di avvertire gli utilizzatori, deve ora risarcire i danni alla famiglia lesa”. Parole che suonerebbero assurde in un qualsiasi altro tribunale, dove lo Stato non è considerato responsabile per il pagamento dei danni inflitti da un uomo armato che si macchia di omicidio dopo aver comprato un’arma chissà dove, ma che sono la realtà nei Territori palestinesi occupati. Altri tribunali in Israele in passato avevano infatti condannato l’Anp al risarcimento di danni agli israeliani, ma secondo il quotidiano Haaretz l’Anp tenderebbe piuttosto a raggiungere accordi al di fuori della Corte con i querelanti.
Resta però da capire come mai lo Stato di Israele non venga mai giudicato responsabile per i reati compiuti dai coloni che illegalmente vivono e scorrazzano sul suolo palestinese. Sono decine i casi di palestinesi investiti da coloni – l’ultimo a settembre, quando una bambina di sei anni è stata travolta senza essere soccorsa – senza contare le centinaia di ettari di uliveti sradicati dagli abitanti degli insediamenti illegali o le case demolite da questi ultimi. Raramente, se non mai – come fa notare il quotidiano libanese al-Akhbar – i coloni finiscono davanti a un giudice. Per quanto riguarda gli attacchi con arma da fuoco nei confronti dei palestinesi non si ha notizia di coloni condannati né di autorità israeliane giudicate responsabili per la circolazione illegale di pistole o fucili tra gli abitanti degli insediamenti (sempre illegali). Oltre al danno, la beffa: in caso di demolizione di case palestinesi in Cisgiordania da parte dell’esercito israeliano, è il palestinese che deve pagare per il lavoro. Nena News