Dopo due giorni di incontri a New York, il portavoce dell’Unione Europea (Ue) dice che il dialogo tra l’Iran e le sei potenze mondiali è stato “fruttuoso”. Divergenze restano, però, sull’arricchimento dell’uranio. Appuntamento a Vienna la prossima settimana per nuovi incontri.
della redazione
Roma , 8 maggio 2014, Nena News – L’Iran e le sei potenze mondiali hanno avuto “incontri fruttuosi” riguardo al programma nucleare iraniano. A rivelarlo è stato stamane il portavoce dell’Unione Europea (UE). Tuttavia permangono ancora “profonde divergenze” su alcuni punti.
E’ questo il bilancio finale dei due giorni di incontri avvenuti a New York tra l’Iran e le sei potenze (Usa, Francia, Germania, Gran Bretagna, Cina e Russia). Al centro dei colloqui vi è stata la possibilità di raggiungere un accordo a lungo termine sul nucleare iraniano entro il termine del 20 luglio. “Gli incontri sono stati preparatori per i colloqui per un accordo generale che avranno luogo a Vienna la prossima settimana” ha spiegato il portavoce dell’Unione Europea.
Un diplomatico dell’UE, che ha preferito mantenere l’anonimato, ha dichiarato alla Reuters che le parti hanno fatto sì progressi riguardo al reattore nucleare di Arak, ma che distanze, invece, continuano a restare sull’arricchimento dell’uranio.
E proprio questo è il punto che maggiormente preoccupa Israele. Tel Aviv è categorica: qualunque accordo si raggiunga con gli iraniani deve includere il divieto assoluto di arricchire l’uranio. Lo “stato ebraico” è inflessibile a differenza di Washington che pare essere molto più favorevole ad usare toni conciliatori. Proprio questa distanza tra gli israeliani e gli americani spinge molti osservatori a vedere imminente un nuovo duro contenzioso tra i due “storici alleati”.
Molti diplomatici vicini alle negoziazioni sostengono che vietare completamente a Teheran l’arricchimento dell’uranio non è realistico e fattibile. Le sei potenze mirano, infatti, ad un compromesso che consenta all’Iran di arricchire l’uranio in quantità limitate che non gli permetteranno di produrre testate nucleari.
Spetterà all’Agenzia dell’Energia Atomica dell’Onu monitorare il limitato arricchimento. Gli analisti e i diplomatici sono convinti che i margini per raggiungere un accordo finale siano buoni. Tuttavia, restano perplessità su come appianare le divergenze relative all’arricchimento dell’uranio. Le sei potenze vogliono scongiurare la possibilità che Teheran possa costruire testate nucleari. Dall’altro lato, invece, l’Iran sostiene di essere interessata solo ad un uso “civile” del nucleare.
A rasserenare il clima degli incontri contribuisce sicuramente la politica moderata del Presidente iraniano Hassan Rouhani che al momento è visto con cauto ottimismo in Occidente. Unica voce fuori dal coro è quella del Premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che considera il Presidente iraniano un “lupo vestito da agnello”. Nena News