I testi scolastici costituiscono potenti mezzi mediante cui lo Stato può configurare le forme di percezione, classificazione, interpretazione e memoria necessarie a determinare identità individuali e nazionali. Ciò vale in particolar modo per Paesi come Israele dove storia, memoria, identità personale e nazione sono intimamente legati”, scrive Nurit Peled Elhanan.
della redazione
Roma, 1 ottobre 2015, Nena News - E’ prossima l’uscita, per le Edizioni Gruppo Abele, del nuovo libro della docente universitaria israeliana Nurit Peled-Elhanan, “La Palestina nei testi scolastici di Israele. Ideologia e propaganda nell’istruzione”, tradotto da Cristina Alziati.
Dalla scheda dell’editore: «In Israele, i testi scolastici sono destinati a ragazzi che a diciott’anni si arruolano nel servizio militare obbligatorio per attuare la politica israeliana di occupazione dei territori palestinesi”. Così l’autrice inizia la sua analisi, serrata e approfondita, dell’approccio alla Palestina. “Nonostante tutte le altre fonti di informazione, i testi scolastici costituiscono potenti mezzi mediante cui lo Stato può configurare le forme di percezione, classificazione, interpretazione e memoria necessarie a determinare identità individuali e nazionali. Ciò vale in particolar modo per Paesi come Israele dove storia, memoria, identità personale e nazione sono intimamente legati”. Lo studio di Nurit Peled-Elhanan non intende descrivere l’istruzione del paese nel suo complesso ma è un percorso illuminante in una ‘ideologia’ che ha per scopo/effetto la disumanizzazione del popolo palestinese. L’analisi aiuta a comprendere, al di là del contingente, il rapporto profondo tra Israele e la Palestina e offre, in termini generali, uno spaccato valido ovunque del rapporto tra scuola e società».
Nurit Peled-Elhanan, insegna presso la facoltà di Scienze dell’educazione linguistica dell’Università ebraica di Gerusalemme. Nel 2001 il Parlamento europeo le ha conferito il Premio Sacharov per la libertà di pensiero e i diritti umani. Ha dedicato diversi scritti all’istruzione in Israele. In qualità di autrice e relatrice in ambito europeo e statunitense, si occupa correntemente di questioni legate all’occupazione israeliana e ai suoi effetti sui palestinesi e sugli israeliani. Membro dell’associazione israelo-palestinese Bereaved Parents for Peace, è tra i fondatori del Tribunale Russell sulla Palestina, istituito nel 2009. Nena News
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