Il protagonista de ‘L’ uomo che arava le acque’ si rifugia in un magazzino di tessuti e ripercorre i momenti della sua vita. Ma il suo viaggio interiore si intreccia con quello collettivo del popolo libanese e filatura, tessitura e cucito sono l’immagine in cui si riflette tutta l’umana condizione
di Cristina Micalusi
Roma, 7 febbraio 2014, Nena News – Ne ‘L’ uomo che arava le acque’ Hoda Barakat ha raccontato tutto il popolo libanese, fin dalle sue origini. Ed è proprio alle origini di questa popolazione che si riferisce il titolo del romanzo: i fenici. Essi erano talmente abili a tracciare la scia in mare, cosi dritta come un aratro, ma che allo stesso tempo non lasciava tracce. Così tutta la storia del popolo libanese rischia di non lasciare alcuna impronta e guida per il futuro, com’ è avvolta da decenni in guerre fratricide.
Il protagonista, Niqula, nel pieno di una sanguinosa guerra tra le varie fazioni, trova la salvezza nel magazzino sotterraneo del negozio di tessuti, appartenuto prima al padre e in seguito al nonno. Nel lasso di tempo che trascorre nello scantinato a cercar di salvare la pelle, Niqula pensa e ricorda tutti i momenti della sua vita. In mente ha soprattutto le due figure femminili che hanno più influenzato la sua esistenza e che più ha amato: la capricciosa madre e la misteriosa curda, Shamsa.
Anche Niqula, come tutto il popolo libanese, rischia di non lasciare tracce che gli vengono da un passato che non sa adeguarsi al presente. Così a essere narrata non è solo la storia del protagonista, ma di Beirut e di tutto il Libano, la cui storia millenaria è intessuta con l’ordito del presente.
Ma questo romanzo è anche un bel viaggio nella storia dei tessuti. Attraverso i tessuti Hoda Barakat ripercorre le vicende umane. Filatura, tessitura e cucito sono l’immagine in cui si riflette tutta l’umana condizione. Mentre il lettore è intento a leggere, viene catapultato in un’altra dimensione, in un’atmosfera delirante dove quasi si possono toccare mussole di cotone, lino e seta. Nena News
Titolo: L’uomo che arava le acque
Titolo originale: Harith al-Miyah
Autore: Hoda Barakat*
Edizioni: Ponte delle Grazie
Anno: 2003
*Hoda Barakat è nata nel 1952 in un villaggio di montagna del Nord del Libano. E’ vissuta a Beirut, dove nel 1975, poco prima della guerra civile, si laurea in letteratura araba. Nel 1989 si trasferisce a Parigi dove vive tuttora e dove lavora come giornalista. L’uomo che arava le acque ha ottenuto nel 2000 il prestigioso premio Naguib Mahfouz ed è stato tradotto in inglese e francese.