La mostra del pittore palestinese a Gerusalemme: immagini di giovani riuniti in strada dopo una incursione delle forze di polizia. Insieme eppure soli, con lo sguardo perso nel vuoto. Sono i giovani del Cairo, di Tunisi e di altre capitali arabe.
della redazione
Gerusalemme, 7 giugno 2014, Nena News - “Il momento in cui dopo la solidarietà tutto si disperde e si fonde nel nulla, è pieno di incertezza e trepidazione. Ondeggia nei gesti della folla, le persone vagano in tutte le direzioni, in relazioni contingenti. Questo è un momento fugace in cui le domande rimangono senza risposta… Ho osservato, per qualche tempo, da vicino e da lontano, questa scena ricorrente in Palestina e in tutto il mondo arabo, attraverso la cornice dello schermo tv e dal balcone che si affaccia sul luogo della mia nascita, il campo profughi palestinese di Shuaffat…Queste figure abitano le mie tele, preservando la fugacità del momento in cui il silenzio si articola attraverso i gesti del corpo e l’eco delle domande resta pesantemente nell’aria. Ho voluto catturare i dettagli del quotidiano, gli sguardi, il momento in cui tutto si dissipa e allo stesso tempo ci colloca come spettatori al centro della scena”.
Sono le parole pronunciate ieri da Jawad al Malhi, uno dei pittori palestinesi di maggiore talento, ieri all’apertura, alla galleria Mamal di Gerusalemme Est, della sua mostra “Misure dell’incertezza”. Un lavoro lungo più di due anni per raccontare comunità tenute ai margini e la loro relazione con l’ambiente circostante. Le immagini che al Malhi ci mostra sono quelle di giovani riuniti in strada dopo una incursione delle forze di polizia. Insieme eppure soli, con lo sguardo perso nel vuoto. Sono i giovani del Cairo, di Tunisi e di altre capitali arabe. Sono i giovani della sua Palestina.
Originario del villaggio (distrutto) di Malha, alle porte di Gerusalemme, ma nato nel campo profughi di Shuaffat, Jawad al Malhi dopo la laurea in Palestina ha completato il master alla Winchester School of Art (Regno Unito). Ha tenuto mostre in tutto il mondo, anche in Italia.