La nostra rubrica sul continente africano vi porta anche in Gambia dove il movimento d’opposizione ‘Three Years Jotna’ (Tre anni sono sufficienti) chiede al presidente Barrow di dimettersi il mese prossimo
di Federica Iezzi
Roma, 21 dicembre 2019, Nena News
Sudan
Lo scorso settembre ha prestato giuramento il primo gabinetto ministeriale, dopo l’allontanamento del presidente di lunga data Omar al-Bashir. Il raggiungimento della pace nelle aree di conflitto in Sudan e il miglioramento dell’economia erano tra le priorità principali del nuovo governo, in carica da ormai 100 giorni.
Il popolo sudanese sembra essere diviso tra elogiare il governo per i risultati raggiunti finora e criticarlo per non essersi mosso abbastanza velocemente su alcune questioni. Le richieste di responsabilità da parte del governo, dall’inizio della rivoluzione, sono diventate più forti a seguito dell’attacco mortale del 3 giugno scorso contro un sit-in pro-democrazia, nel quartier generale dell’esercito a Khartoum.
Almeno 120 manifestanti sono stati uccisi, spingendo più richieste di giustizia per presunti crimini commessi dal 1989, quando il governo di al-Bashir è salito al potere. Il primo ministro Abdalla Hamdok ha formato un comitato per esaminare le accuse di abuso dei diritti umani e un organo separato per indagare sull’attacco del 3 giugno. Alcuni funzionari dell’ex partito al potere sono tuttora in prigione e l’ex presidente al-Bashir è stato condannato a due anni in un centro di riabilitazione per corruzione.
Per la prima volta da quando è iniziata la guerra nel Blue Nile nel 2011, gli aiuti umanitari hanno raggiunto Yabous, un’area controllata dall’opposizione armata Sudan’s People Liberation Movement/Army-North (SPLM/AN), guidata da Abdelaziz al-Hilu. Questo mentre i colloqui tra il governo e i vari gruppi armati erano in corso nella capitale del Sud Sudan, Juba, e solo poche settimane dopo un’altra consegna di aiuti a Kauda, che è sotto il controllo dello stesso gruppo nello stato del Kordofan meridionale.
Il conflitto nel Blue Nile e nel Kordofan meridionale ha provocato lo sfollamento di centinaia di migliaia di persone. A causa della mancanza di accesso da parte del precedente governo, l’esatto bilancio delle vittime non è chiaro, ma le Nazioni Unite hanno ripetutamente messo in guardia sulla situazione umanitaria nelle due aree, mentre il precedente governo e i gruppi armati hanno attraversato cicli di colloqui di pace falliti. Lo scorso settembre, il governo di transizione e vari gruppi armati hanno concordato una dichiarazione di principi, per avviare colloqui di pace.
L’inflazione che è cresciuta ancor prima che il governo prendesse il controllo ha continuato la sua ascesa nelle ultime settimane. Mentre il valore della sterlina sudanese rispetto al dollaro è rimasto ufficialmente stabile a 45 sterline per dollaro, nel mercato nero parallelo, è salito da 62 a 87 sterline per dollaro. I commercianti di valuta hanno incolpato il picco di una scarsità di dollari nella banca centrale, un problema confermato dal ministro delle finanze che, settimane dopo aver prestato giuramento, ha dichiarato che il Sudan aveva abbastanza riserve valutarie per durare non più di qualche settimana e che il Paese aveva bisogno di almeno 5 milioni di dollari per stabilizzare la sua economia.
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Gambia
Quando Adama Barrow assunse la presidenza della Gambia all’inizio del 2017, molti nel Paese lo considerarono come chi sarebbe stato in grado di far rivivere una nazione, uscita dal brutale regime lungo 22 anni di Yahya Jammeh. Barrow aveva promesso di innalzare gli standard di vita, attuare riforme democratiche e istituire una commissione per la verità e la riconciliazione atta a curare una nazione divisa.
Il presidente aveva inizialmente annunciato che si sarebbe dimesso dopo tre anni, un impegno che da allora ha abbandonato a favore della prosecuzione del mandato per cinque anni, fino al 2021. Questa mossa ha indignato molti gambiani, che a migliaia sono scesi nelle strade della capitale Banjul per protestare.
I manifestanti, parte del movimento ‘Three Years Jotna’ (Tre anni sono sufficienti), chiedono a Barrow di mantenere la parola e di dimettersi il mese prossimo. Vincitore delle elezioni del dicembre 2016, Barrow ha prestato giuramento per la prima volta nel vicino Senegal a gennaio 2017, quando Jammeh ha rifiutato di cedere il potere, prima di giurare sul suolo gambiano il mese successivo. Ad agosto, il Gambia è stato pesantemente criticato dagli Stati Uniti per la sua mancanza di trasparenza fiscale in un rapporto in cui si affermava che il governo aveva conti fuori bilancio a sostegno di spese militari e di intelligence che non erano soggetti a supervisione o audit adeguati. In primis è stata la trasparenza di Barrow ad essere messa in discussione. Nena News
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