Eletta membro del Parlamento nel 2015, Auxillia Mnangagwa ha fondato diverse banche femminili in varie parti del Paese. Prende parte alle iniziative caritatevoli dell’ “Angel of Hope Foundation” che ha come obiettivo la lotta all’Hiv/Aids, abuso di minori, violenza domestica e assistenza sanitaria
di Federica Iezzi
Roma, 13 luglio 2019, Nena News – Politico dello Zimbabwe, Auxillia Mnangagwa diventa First Lady nel novembre 2017, come moglie del presidente Emmerson Mnangagwa. Entrò a far parte dell’ufficio del Primo Ministro nel 1992 e della Central Intelligence Organization nel 1997.
È entrata nel dipartimento finanziario dello Zimbabwe African National Union – Patriotic Front (Zanu-PF) a Kwekwe. Dopo un tentativo infruttuoso di schierarsi con lo ZANU-PF nella sua nativa Mazowe Central, nel 2009 è entrata a far parte del Comitato Centrale del partito.
Fu eletta membro del Parlamento Zanu-PF per Chirumanzu-Zibagwe nel 2015, quando suo marito ricopriva la carica di vicepresidente nel governo di Robert Mugabe. A nome di Zanu-PF, ha fondato un certo numero di banche femminili a Silobela, Zhombe, Kwekwe e Chirumanzu-Zibagwe nella provincia delle Midlands dello Zimbabwe.
Auxilia Mnangagwa ha spodestano gli anni di sgomento della moglie dell’ex-presidente Robert Mugabe, dittatore rimasto al potere per quasi 40anni, Grace Mugabe, schernita come ‘Gucci Grace’, per il suo evidente e spasmodico interesse verso la moda. Oggi la First Lady dello Zimbabwe è ampiamente accettata, anche per il suo lavoro di beneficenza nei confronti della condizione femminile del Paese.
Ha contribuito a creare banche femminili in diverse aree delle Midlands del Paese, tra cui Zhombe, Zibagwe e Chirimanzu. E nel 2013, ha anche lanciato una banca di donne a Mvuma con l’assistenza del Small and Medium Enterprises and Cooperative Development ministry.
È coinvolta inoltre in campagne che mirano a porre fine ai matrimoni della prima infanzia. È evidente che Auxillia Mnangagwa, ha aggiunto valore all’offerta presidenziale di suo marito attraverso iniziative caritatevoli come la ‘Angel of Hope Foundation’. È una fondazione costruita con i forti valori africani tradizionali e cristiani di amore e unità. I suoi obiettivi più ampi si fondano su attività di advocacy e iniziative incentrate su: lotta a HIV/AIDS, abuso di minori, violenza domestica, miglioramento dell’accesso all’assistenza sanitaria, istruzione della fascia giovanile. Il ruolo della Fondazione è quello di creare un futuro migliore per i membri vulnerabili della società.
Auxilia Mnangagwa ha fatto la sua apparizione inaugurale al Primo Forum delle donne africane contro l’HIV/AIDS. In questa spinta ha già creato una squadra per sviluppare il suo piano d’azione. Lo scrittore francese Alphonse Karr scriveva “Più le cose cambiano, più rimangono le stesse”. E in Zimbabwe è questa la vera aria che si respira nelle strade.
Non ci sono nette differenze tra la prima e la seconda repubblica del Paese, rispettivamente guidate da Robert Mugabe e Emmerson Mnangagwa. Non esiste una netta rottura con il passato, anzi le due ere hanno una sorprendente somiglianza.
Come succedeva con Mugabe, il Paese continua ad essere bloccato sotto il ciarpame amministrativo, istituzionale e culturale di Mnangagwa. La cultura del protocollo politico che ha accompagnato i 37 anni al potere di Mugabe non è variato. Ci sono solo state alcuni modifiche in relazione alle riforme legali, politiche ed economiche, ma i cambiamenti non hanno costituito un chiaro distacco dall’era Mugabe. Nena News
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