Nella tradizionale rubrica del sabato sul continente africano, andiamo anche in Etiopia con la persecuzione giudiziaria di oppositori del primo ministro Abiy e in Nigeria alle prese con un rischio serio di recessione a causa del Covid-19
di Federica Iezzi
Roma, 3 ottobre 2020, Nena News
Etiopia
L’Etiopia ha presentato accuse di terrorismo contro il leader dell’opposizione Jawar Mohammed e altri attivisti, azione che rischia di infiammare ulteriormente le tensioni nell’irrequieta regione dell’Oromia.
Nel complesso, l’ufficio del procuratore generale ha annunciato accuse contro più di 20 sospetti, tra cui il leader dell’opposizione Oromo Bekele Garba. Le accuse includono il tentativo di incitare conflitti etnici e religiosi per indurre i cittadini alla rivolta.
Tra gli altri sospetti ci sono diversi critici di alto profilo di Abiy che vivono all’estero, come l’eminente attivista Oromo Tsegaye Regassa e l’ex alleato di Abiy, Birhanemeskel Abebe.
Jawar, un magnate dei media diventato politico, ha un enorme sostegno tra i giovani in Oromia. È tornato in Etiopia dopo che Abiy è salito al potere. È stato imprigionato durante i disordini dello scorso luglio.
Il mese scorso, le forze di sicurezza hanno ucciso a colpi d’arma da fuoco almeno cinque manifestanti in un’azione repressiva durante le proteste contro la detenzione di Jawar.
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Nigeria
Il taglio a sorpresa dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale della Nigeria, a causa dei timori di una recessione incombente, potrebbe essere insufficiente per stimolare la crescita nella più grande economia africana.
Dei 10 membri del comitato di politica monetaria, sei hanno votato per abbassare il tasso all’11.5% dal 12.5%, secondo quanto affermato dal governatore Godwin Emefiele, in un briefing, nella capitale Abuja.
Questo è il secondo taglio quest’anno e si è verificato anche se l’inflazione è stata al di sopra dell’obiettivo dal 2015.
Il blocco delle principali città per frenare la diffusione del coronavirus ha causato un rapido aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. L’ordine del presidente Muhammadu Buhari di vietare l’accesso alla valuta estera per le importazioni di cibo e fertilizzanti potrebbe anche alimentare l’inflazione. La decisione del governo di porre fine ai sussidi per il carburante e aumentare le tariffe elettriche si aggiungerà ai costi dei consumatori.
Il calo della produzione e del prezzo del petrolio, la più grande fonte di valuta estera della Nigeria, si è aggiunto alla carenza di dollari e al calo più vertiginoso del prodotto interno lordo da almeno 10 anni.
Nell’ultimo anno, la Banca Centrale ha introdotto misure come una moratoria sui pagamenti di interessi sui prestiti, riducendo i tassi sugli stessi per i settori critici e aumentando il rapporto minimo prestito/deposito per le banche, nel tentativo di stimolare l’economia.
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Mali
Il presidente ad interim del Mali Bah Ndaw ha nominato come primo ministro l’ex ministro degli esteri Moctar Ouane.
Ora si attende la revoca delle sanzioni imposte dopo il colpo di stato militare dello scorso agosto: un premier della società civile era la condizione perché la Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (Ecowas) revocasse le sanzioni che aveva imposto subito dopo il colpo di stato che ha visto la fine della presidenza di Ibrahim Boubacar Keita.
Ouane è stato ambasciatore del Mali presso le Nazioni Unite dal 1995 al 2002 ed è stato ministro degli esteri dal 2004 al 2009 durante la presidenza di Amadou Toumani Toure. Attualmente è rappresentante per la pace e la sicurezza dell’Unione economica e Monetaria dell’Africa Occidentale (Wamu).
Il governo militare ha promesso di riportare un governo eletto nel Paese dopo un periodo di transizione della durata massima di 18 mesi. Nena News
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