La nostra consueta rubrica del sabato sull’Africa vi porterà anche in Etiopia dove continuano le analisi sull’aereo della Ethiopian Airlines caduto domenica vicino a Addis Abeba e nella Repubblica democratica del Congo dove il neo presidente ha rilasciato 700 prigionieri politici

Foglio delle istruzioni di emergenza dell’Ethiopian Airlines ritrovato nel luogo di incidente domenica
di Federica Iezzi
Roma, 16 marzo 2019, Nena News –
Uganda
Secondo l’ultimo report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, una grave forma di peste polmonare da Yersinia pestis è scoppiata al confine tra Repubblica Democratica del Congo e Uganda.
Vigilanza e azione tempestiva dello staff sanitario sono state determinanti per l’infezione.
Il ministero della salute dell’Uganda ha riportato due casi probabili di malattia nel distretto di Zombo lo scorso 5 marzo. Circa 55 persone, tra cui 11 operatori sanitari, sono stati identificati come contatti ad alto rischio e attualmente continuano un monitoraggio clinico.
Altre tre persone sono intanto decedute per sintomi simili nella Repubblica Democratica del Congo.
La peste polmonare è endemica in Repubblica Democratica del Congo, Madagascar e Perù.
Etiopia
Mentre gli investigatori passano in rassegna i resti del Boeing 737 Max della compagnia aerea etiope Ethiopian Airlines, caduto domenica mattina a Bishoftu nella regione di Debre Zeit, nei pressi della capitale Addis Abeba, la scatola nera del mezzo arriverà in Europa per ulteriori analisi.
Le vittime del volo ET 302, in rotta verso Nairobi, includevano 35 nazionalità, molte delle quali coinvolte in attività umanitarie e diretti a una conferenza ambientale delle Nazioni Unite svoltasi nella capitale kenyana.
Intanto l’Ethiopian Airlines, per via precauzionale, ha bloccato tutti gli aerei Boeing 737 Max. Non si conoscono ancora le cause della sciagura.
Repubblica Democratica del Congo
Il neo presidente della Repubblica Democratica del Congo, Felix Tshisekedi, ha prosciolto circa 700 prigionieri politici, incarcerati dal precedente governo Kabila.
Tra questi Firmin Yangambi, condannato nel 2009 a 20 anni di carcere con l’accusa di essere una minaccia per la sicurezza nazionale. E Franck Diongo, importante figura di opposizione.
Amnesty International ha elogiato la mossa di Tshisekedi, definendola ‘primo passo cruciale verso il ripristino dei diritti umani nel Paese’.
Tshisekedi è stato dichiarato il vincitore delle elezioni dello scorso 30 dicembre, portando la Repubblica Democratica del Congo al suo primo trasferimento pacifico di potere dopo l’indipendenza dal Belgio, quasi 60 anni fa. Ha battuto il selezionatissimo candidato di Kabila, Emmanuel Ramazani Shadary, e il rivale candidato dell’opposizione Martin Fayulu.
Tshisekedi e Kabila hanno rilasciato una dichiarazione congiunta la scorsa settimana confermando la loro volontà comune di governare insieme come parte di un governo di coalizione a causa del Common Front for Congo, partito legato a Kabila, che attualmente detiene 342 dei 485 seggi nel parlamento.
Tshisekedi, leader dell’opposizione, promise nella sua campagna elettorale di rinvigorire la giustizia e combattere la corruzione nel Paese.
Guinea Bissau
Il partito al governo in Guinea Bissau ha vinto le elezioni legislative di domenica scorsa, senza una maggioranza assoluta.
Ciò significa che l’African Party for the Independence of Guinea and Cape Verde, non sarà in grado di formare un governo senza un accordo.
Secondo i risultati provvisori della National Elections Commission of Guinea Bissau, il partito al governo ha vinto 42 dei 102 seggi. La vittoria dovrà essere convalidata dalla Corte Suprema.
Altri due gruppi, il Madem G-15, formato da dissidenti della maggioranza dominante, e il Party for Social Renewal, reputato vicino alla gerarchia militare, hanno raggiunto un accordo per formare un blocco di opposizione all’Assemblea Nazionale.
Attualmente tutti gli occhi sono puntati sul leader del Democratic Party of Guinea-Bissau, Nuno Gomes Nabiam. Il candidato potrebbe svolgere un ruolo chiave con i suoi cinque legislatori che potrebbero dar vita ad una maggioranza assoluta. Nena News
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