Un video realizzato dal regista Amir RA e ambientato al Pigneto, a Roma, racconta il desiderio e la necessità dei giovani di seconda generazione di esprimersi e presentarsi. Un lavoro collettivo a cui hanno preso parte il rapper Shady Osman, la cantante Fatou Sokhna, la graphic novelist Takoua Ben Mohamed, il ballerino Shady Salem e lo street artist Mosa One
di Amir RA*
Roma, 16 settembre 2020, Nena News – L’idea di Origines nasce dal desiderio di raccontare le vite e le innate inclinazioni di un gruppo di ragazzi italiani di seconda generazione, esplorando e mettendo in luce il talento artistico di ognuno di loro.
I versi ci conducono a delle immagini visive molto forti, che risvegliano in tutti noi il desiderio di essere connessi con il proprio passato, dunque anche con le proprie origini, da qui la scelta del nome del progetto. Alla luce degli ultimi fatti di violenza, in Italia e nel mondo, è indispensabile domandarci chi siamo e e da dove veniamo, solo in questo modo noi ragazzi di seconda generazione potremo finalmente uscire fuori dal guscio, arrivando a presentarci e ad esprimerci per quello che realmente siamo.
In questo senso, l’idea di riunire tutti questi talenti nel segno dell’arte mi è sembrata l’unica forma di resistenza possibile, ricercando una nostra identità che prescinda dal colore della pelle e dal credo religioso.
Mai come in questo momento storico, inoltre, l’urgenza è quella di portare in scena storie reali di vita quotidiana che rispecchino tutte le contraddizioni di questo tempo, rivelando la necessità di un movimento di protesta e di autodeterminazione di tutta la comunità afrodiscendente e, più in generale, delle seconde generazioni.
Il murales della grandezza di sette metri dello street artist Mosa One, all’interno del Csoa eXSnia, nel Parco delle Energie di via Prenestina, dove già altri noti street artists (Blu, Bol 23, Hopnn, Lucamaleonte, Hogre) hanno realizzato le loro opere, si muove esattamente in questa direzione: un ragazzo e una ragazza che sorreggono il mondo, come a dire “Il mondo è nostro, cerchiamo di volerci bene e di farci rispettare”.
Tutti i ragazzi che hanno preso parte a questo progetto, che si è potuto realizzare solo grazie al prezioso aiuto della casa di produzione audiovisiva WALE STUDIO ROMA, rappresentano le facce del futuro di tutti noi: il rapper Shady Osman, la cantante Fatou Sokhna, la graphic novelist Takoua Ben Mohamed, e ancora il ballerino Shady Salem insieme alla sua compagnia Damnedhouse, sono i volti di chi crede che la costruzione di un futuro migliore sia ancora possibile.
*Nato al Cairo nel 1987, un mese dopo si trasferisce Milano con la madre per riunirsi al padre. In Egitto ha frequentato l’Accademia Internazionale di Scienze della Comunicazione, specializzandosi in Cinematografia. Ha iniziato a lavorare già molto giovane per registi celebri in Egitto, Medio Oriente ed Europa. In Italia ha lavorato con il pluripremiato direttore della fotografia Marco Onorato. Vive e lavora in Italia come regista e dop collaborando alla realizzazione di programmi televisivi per la tv, commercials e video musicali.
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Il video:
Il progetto:
Origines – An Italian Second Generation Movement è il nome dell’ultimo lavoro del regista e direttore della fotografia Amir RA, realizzato in collaborazione con la casa di produzione Wale Studio – Filming Everywhere. Il video intende raccontare, attraverso le parole di due giovani artisti di seconda generazione, il rapper italo-egiziano Shady Osman e la cantante italo-senegalese Fatou Soukhna, la ricerca di una propria identità che prescinda dal colore della pelle e dal credo religioso.
Le immagini, accompagnate da una base musicale appositamente realizzata dal Music Composer e Sound Designer Dario Lanzellotti (Bangla, Fandango), vogliono celebrare l’inclusione e la resilienza dei ragazzi italiani di seconda generazione, troppo spesso ancora vittime di episodi di razzismo e discriminazione. Il regista, lui stesso italiano di seconda generazione, ha scelto di realizzare il video a Roma, nel quartiere Pigneto, da sempre vivace ed eclettico crocevia di diverse culture.
Musica e urban culture si fondono grazie anche alla partecipazione di artisti come la graphic designer Takoua Ben Mohamed (Sotto il Velo, Becco Giallo Edizioni, La rivoluzione dei gelsomini, Becco Giallo Edizioni), lo street artist Mosa One, classe 1997, il più giovane degli artisti che hanno esposto alla mostra Cross the Streets al Museo MACRO di Roma, in occasione dei 40 anni di questa recente corrente artistica nota come Street-Art.
Mosa One ha appositamente realizzato per il video un murales della grandezza di sette metri all’interno del Csoa eXSnia, nel Parco delle Energie di via Prenestina, dove già altri noti street artists (Blu, Bol 23, Hopnn, Lucamaleonte, Hogre) hanno realizzato le loro opere. Anche il ballerino, coreografo e fondatore di Damnedhouse Shady Salem ha partecipato al video realizzando una coreografia ad hoc.