L’autore palestinese Edward Said, nella sua opera più nota, “Orientalismo”, studia gli equilibri di potere e i tentativi di dominio dell’Ovest sull’Est, figli delle imprese coloniali.
di Cristina Micalusi
Roma, 21 giugno 2014, Nena News – Negli anni Venti e Trenta la Palestina era un mondo culturale aperto alle influenze esterne, soprattutto a quella europea. Queste aperture derivano da una serie di fattori che non finiscono con la massiccia presenza britannica. Anche l’immigrazione ebraica europea accelerò da una parte il naturale fermento culturale dall’altra l’affermarsi di una specifica identità nazionale.
Con “Orientalismo”, Edward Said vuole sottolineare questo naturale fenomeno di scambio, precisando che non c’è alcuna differenza tra Occidente e Oriente, e soprattutto non c’è superiorità di uno sull’altro. Allo stesso tempo denuncia i limiti del mondo occidentale troppo concentrato esclusivamente alla propria visione eurocentrica della storia.
Nel primo capitolo affronta gli inizi dell’Orientalismo, la separazione tra Est e Ovest è il risultato di secoli di viaggi ed esplorazioni, a cui ha contribuito il commercio e le imprese militari. Said critica le rappresentazioni che sono state plasmate sull’Oriente cariche di immagini errate e poco realistiche.
Verso la metà del XVIII secolo i rapporti tra le due entità geografiche vennero influenzate dalla politica coloniale che permise all’Europa una maggior conoscenza dell’Oriente. Molto viaggiatori che si mossero verso Est, tornando, portarono dietro di sé un bagaglio di suggestioni, pensieri e descrizioni. L’Orientalismo è dunque il sistema di rappresentazione in Europa dell’Oriente, che fu considerato in modo sprezzante, essendo radicalmente opposto ad essa.
Ma tali giudizi, secondo lo scrittore, erano la proiezione dell’Occidente sui paesi mediorientali. Il rapporto tra Oriente e Occidente è una questione di dominio, di potere. L’Oriente stesso è in un certo senso un’invenzione dell’Occidente, sin dall’antichità luogo di avventure, popolato da creature esotiche, di narrazioni eccezionali.
L’autore poi distingue l’atteggiamento americano sull’Oriente, diverso rispetto a quello inglese e francese. La condotta dell’America nei confronti dell’Oriente dopo la seconda guerra mondiale è del tutto simile a quella perpetrata dalle due precedenti potenze europee; che avevano acuito le separazioni e i conflitti tra le due parti. Questi distacchi hanno provocato e provocano tuttora l’affermarsi del controllo imperialista.
Edward Said, arabo, nato a Gerusalemme nel 1935, è stato critico letterario e uno degli intellettuali di spicco del panorama culturale contemporaneo. Anglista, docente di inglese e letteratura comparata alla Columbia University di New York, dove è morto nel 2003. “Orientalismo” è stato tradotto in più di quindici lingue. Nena News
Titolo: Orientalismo
Autore: Edward Said
Editore: Feltrinelli
Anno: 2002