Il partito del presidente Abu Mazen ha stentato nella grandi città, dove si è registrata una bassa affluenza alle urne, nonostante l’assenza dal voto di Hamas, Jihad e Fronte popolare
di Michele Giorgio
Ramallah, 15 maggio 2017, Nena News – Nonostante l’assenza del movimento islamico Hamas e di altre forze politiche (Jihad e Fronte popolare) che hanno boicottato il voto, il partito Fatah, spina dorsale dell’Autorità nazionale palestinese, guidato dal presidente Abu Mazen, ha ottenuto risultati modesti alle elezioni di sabato scorso per il rinnovo di 145 consigli comunali in Cisgiordania. Non si è votato nella Striscia di Gaza, sotto il controllo di Hamas, per una disputa in apparenza “legale” esplosa tra i giudici della Corte suprema di Ramallah e quelli delle corti di Gaza che ha portato al rinvio del voto dall’8 ottobre al 13 maggio. In realtà esclusione della Striscia è avvenuta a causa della frattura politica tra Fatah e gli islamisti che dura ormai da dieci anni.
Nelle città più grandi della Cisgiordania il flop di Fatah – parziale per alcuni pieno per altri – è stato evidente. A Hebron, il centro abitato più popoloso, il partito di Abu Mazen ha ottenuto 7 dei 15 seggi in palio. A Nablus 11 su 15 ma solo grazie all’alleanza con una lista locale islamica moderata. Fatah ha vinto nettamente solo a Jenin e Gerico e ha perduto molti seggi nei consigli comunali a vantaggio di liste indipendenti e alle formazioni politiche minori. Inoltre l’affluenza alla urne è stata bassa, soprattutto nei centri urbani. Ai seggi elettorali si è recato solo il 53% dei circa 800mila aventi diritto. Più alta la partecipazione nei centri rurali e nei villaggi.
I risultati rispecchiano il malcontento dei palestinesi nei confronti di Fatah a causa dell’economia in crisi, delle accuse di corruzione e del mancato raggiungimento dello Stato indipendente dopo ben 23 anni di trattative inconcludenti con Israele.
Dal voto perciò Abu Mazen emerge più debole, proprio nei giorni in cui il presidente palestinese cerca di presentarsi come un leader forte e deciso agli occhi di Donald Trump intenzionato, pare, a rilanciare i negoziati israelo-palestinesi con un suo piano che dovrebbe essere presentato presto. Abbas e Trump si incontreranno il 23 maggio a Betlemme, nel corso della visita del presidente americano in Israele e in Cisgiordania. Nena News