La stella brasiliana, tra i calciatori più forti e noti al mondo, in un video risponde positivamente all’invito a visitare Israele, assieme al surfista Medina, che gli rivolge il premier. Neymar è anche un sostenitore convinto del presidente di estrema destra Jair Bolsonaro
della redazione
Roma, 4 aprile 2019, Nena News - Anche la star della nazionale di calcio brasiliana e attaccante del Paris Saint-Germain (PSG), Neymar da Silva Santos Júnior, noto più semplicemente come Neymar, dà una mano alla possibile vittoria elettorale di Benyamin Netanyahu. A pochi giorni dal voto del 9 aprile e durante una campagna elettorale in Israele che vede il premier uscente impegnato, almeno nei sondaggi, in un testa a testa con il partito “Blu e Bianco”, il calciatore appare in un video insieme a Netanyahu e al presidente brasiliano di estrema destra Jair Bolsonaro. Nel filmato si vedono Bolsonaro e Netanyahu sorridenti che si rivolgono a Neymar e al surfista Gabriel Medina: “Per favore, venite da noi, siete entrambi invitati, Neymar e Medina, e portate tutti con voi! Gerusalemme vi aspetta”, dice il premier israeliano. Neymar (ripreso in un’altra località) risponde in inglese: “Ciao Bibi (il soprannome Netanyahu, ndr) e Bolsonaro, grazie per averci invitato, Israele, stiamo arrivando!”.
Lo “spot elettorale” di Neymar è un ulteriore appoggio alla possibile vittoria di Netanyahu, tenendo conto che il brasiliano è uno dei calciatori più forti e noti al mondo e conta in Israele tantissimi fan.
Netanyahu per vincere le elezioni punta molto anche sui successi diplomatici che ha ottenuto e sull’endorsement esplicito o indiretto di personalità internazionali, sportivi, artisti ed organizzazioni politiche. Il più importante è stato quello del presidente Usa Donald Trump che alla fine di marzo ha riconosciuto ufficialmente come parte di Israele le Alture del Golan, un territorio siriano che lo Stato ebraico ha occupato militarmente durante la guerra del 1967 e che poi si è annesso unilateralmente. A dargli un aiuto è stato, nei giorni scorsi, proprio Bolsonaro giunto a Gerusalemme, durante la campagna elettorale israeliana, per affermare la svolta che ha impresso alla politica del suo paese in Medio Oriente, passando dall’appoggio offerto alla causa palestinese dai suoi predecessori di sinistra, Lula da Silva e Dilma Rousseff, al suo sostegno incondizionato a Israele e alle sue politiche. Bolsonaro comunque non ha ancora trasferito – come si gli chiede Netanyahu – l’ambasciata brasiliana da Tel Aviv a Gerusalemme come aveva promesso a inizio anno e si è limitato durante la sua visita ad annunciare l’apertura di un ufficio commerciale nella città santa.
Neymar lo scorso ottobre aveva appoggiato pubblicamente Bolsonaro: “Spero che Dio lo usi per aiutare la nostra nazione e che venga fatta la volontà di Dio”. In Brasile alcune ex glorie del calcio si sono rivelate politicamente di destra e hanno applaudito convinti alla elezione a capo dello stato di Bolsonaro. Ronaldinho e Rivaldo, campioni del mondo nel 2002, hanno dichiarato pubblicamente che avrebbero votato per lui. Altri famosi ex calciatori brasiliani invece hanno espresso forte rammarico per l’ascesa al potere di uno dei più pericolosi degli ormai tanti leader mondiali di destra. Rai, un’altra ex stella del centrocampo PSG, lo scorso anno aveva detto all’Équipe di essere rimasto molto deluso per la scelta fatta dalla maggioranza dei suoi connazionali. Nena News