La riconciliazione tra Fatah e Hamas si scontra con problemi pratici. A cominciare da come pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici del disciolto esecutivo di Hamas a Gaza.
della redazione
Gaza, 11 giugno 2014, Nena News – Più di una settimana dopo che il nuovo governo di unità nazionale è stato presentato a Ramallah, l’Autorità nazionale palestinese (Anp) non è ancora “ritornata” nella Striscia di Gaza, rimasta per sette anni sotto il controllo del movimento islamico Hamas. E ora il partito Fatah, guidato dal presidente Abu Mazen, comincia ad alzare la voce.
“L’Anp non ha ancora cominciato a lavorare a Gaza”, ha protestato Azzam Al-Ahmad, capo del blocco parlamentare di Fatah nel corso di una conferenza stampa a Ramallah. “Solo quando la consegna (dei poteri) sarà definitiva, il governo di unità nazionale potrà assumere la responsabilità (di quel territorio). Finora però il nuovo governo palestinese non ha ancora preso il controllo di Gaza. Solo gli sciocchi credono che Gaza possa essere consegnata con il semplice tocco di un pulsante”, ha rimarcato al Ahmad, che ha guidato i negoziati con Hamas.
Ahmad ha criticato gli apparati di sicurezza di Hamas che, ha detto, la scorsa settimana hanno bloccato l’accesso alle banche di Gaza per una settimana, per protestare contro il rifiuto del nuovo governo palestinese di pagare gli stipendi di maggio ad oltre 40.000 dipendenti pubblici impiegati dal governo di Hamas negli ultimi sette anni. Il moviomento islamico afferma che gli uomini della sua sicurezza erano semplicemente intervenuti per far rispettare la legge e l’ordine alle migliaia di impiegati pubblici che protestavano davanti alle banche.
“Hamas per lungo tempo ci ha detto che la sicurezza a Gaza è migliore di quella in Cisgiordania. Eppure la sicurezza di Gaza non è stata in grado di proteggere neppure le banche”, ha notato con sarcasmo al Ahmad.
La crisi è stata risolta nei giorni scorsi, quando i reparti antisommossa di Hamas si sono schierati davanti agli ingressi delle banche e hanno consentito la riattivazione degli sportelli Atm. Il Qatar, sponsor regionale di Hamas, si è detto pronto a pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici di Gaza. Una commissione congiunta Fatah-Hamas inoltre sta studiando un nuovo meccanismo di pagamento degli stipendi.
Al Ahmad tuttavia ha polemizzato con l’ex premier islamico Ismail Haniyeh che, a suo dire, avrebbe chiesto aiuti al Qatar per appena cinque milione di dollari di fronte ad un bisogno di 200-300 milioni di dollari per realizzare l’unificazione dei sistemi amministrativi e di governo tra Cisgiordania e Gaza e garantire gli stipendi a tutti i dipendenti pubblici palestinesi. Nena News